La cabina armadio è quel “must” che tutti sognano di avere in casa, ma che in molti pensano di non poter realizzare per le dimensioni, la forma oppure la disposizione delle proprie stanze.
In un certo senso la Cabina è l’evoluzione di quella che un tempo, nelle case signorili, era la “stanza guardaroba”. Adesso le abitazioni sono più piccole, le esigenze sono cambiate ma, anche quando è realizzata per lo più con mobili componibili, o a maggior ragione, quando è costruita su misura, la cabina diventa un vero e proprio guardaroba che spesso sostituisce l’ingombrante armadio posto nella stanza da letto, specie quando quest’ultimo risulta effettivamente “di troppo”. Tutto ciò, ovviamente, dando agli abiti una “visibilità” maggiore e permettendo di sfruttare spazi della casa altrimenti poco utilizzati. La cabina è infatti una tipologia di arredo adatta per una nicchia, un angolo, un vano irto di pilastri oppure per una semplice rientranza del muro. Per costruirla oramai occorre veramente poco: sono fondamentali il rilievo esatto delle misure, le buone condizioni delle pareti, un budget a disposizione che contempli sia la spesa per l’arredo (gli elementi interni dove porremo gli abiti) che il costo delle chiusure esterne (le eventuali pareti e le porte), ed un progettista che sappia consigliare al meglio le varie disposizioni.
Cucita addosso come un abito di sartoria essa può essere “rettangolare” (perfetta ad esempio per essere posizionata dietro al letto), oppure “triangolare” (cioè con due lati disposti a elle) per sfruttare al meglio ogni singolo centimetro di spazio. Ma potrebbe essere anche attrezzata su tre lati o addirittura su quattro. Minimalista o in stile prettamente “classico”, superaccessoriata oppure più easy, grandissima o piccolissima, addirittura composta con la sola funzione di minuto spogliatoio.
Costruita in legno, in cartongesso o ottenuta semplicemente con delle grandi porte scorrevoli a chiusura di una nicchia in muratura, la cabina armadio può essere dunque, di fatto, personalizzata a 360°. Di solito, come vedremo, si allestisce facilmente, senza interventi di muratura. La qualità del lavoro dipende però dalla professionalità offerta dai progettisti e dagli installatori dei punti vendita a cui ci si rivolge per acquistarla, i quali ne determinano spesso la solidità, la praticità d’uso e la cura dei dettagli.
Vediamo un po’ più nel particolare le varie tipologie di cabina disponibili, dal punto di vista della loro disposizione interna e del loro arredo.
La cabina di questo tipo è senz’altro una di quelle più comuni da trovare, perché consente l’uso dell’angolo ed è quindi preferita in molti casi allo scopo di sfruttare al massimo lo spazio. La cabina disposta in questo modo però, per poter essere utilizzata al meglio, deve essere larga almeno 210 cm ed avere una profondità minima di 180 cm. Nell’esempio riportato qui a fianco è stata creata come divisorio, una parete di vetro posizionata dietro al letto per lasciare la stanza il più possibile “libera” all’occhio di chi vi entra. Il materiale che viene usato nella maggior parte dei casi per creare questo tipo di separazione non è però certo il vetro, bensì il cartongesso, il quale, essendo un materiale di facile utilizzo e di basso costo, si adatta perfettamente a questi usi e consente di creare disposizioni interne anche molto particolari.
Se l’estetica della cabina armadio infatti ci affascina, ma non siamo ben disposti verso le noie della posa in opera di materiali costosi come il vetro, o difficili come la muratura vera, è possibile considerare il cartongesso come una validissima alternativa, esso ci permetterà di “rivestire” perfettamente la nostra attrezzatura interna anche nel caso si debbano dare alle pareti divisorie delle forme molto difficili da realizzare in modo differente.
Per quanto riguarda l’interno ci sono numerose possibilità di scelta strutturale.
La cabina qui sopra fotografata, ad esempio, è costruita utilizzando la struttura di una armadio vero e proprio, semplicemente privo di ante. Questo tipo di cabina può essere costruito usando degli elementi che esistono in commercio in profondità sia di 45 cm che di 60 cm. La scelta più opportuna dipende ovviamente dalla disponibilità di spazio che si ha a disposizione di fronte alla struttura stessa.
Le altezze disponibili per questo tipo di modulistica sono diverse e nel caso di quelle presenti nella collezione “La Casa Moderna” è altresì possibile realizzarle anche “su misura”, in modo da utilizzare completamente lo spazio. Anche in altezza questo tipo di “adattamento è possibile; questo perché i prodotti “La Casa Moderna” sono sempre personalizzabili al meglio a seconda delle misure e delle esigenze del cliente.
Un discorso a parte lo meritano le attrezzature interne (ripiani, cassettiere, pali appendiabiti) i quali solitamente, anche nelle cabine, sono più o meno le stesse che possono trovarsi all’interno di un armadio guardaroba.
Le cabine armadio, come ogni mobile componibile che si rispetti, devono essere flessibili sotto ogni punto di vista. A seconda dei modelli e degli utilizzi che se ne deve fare, esse devono infatti adattarsi sia a composizioni “definitive” che a soluzioni provvisorie. In tutti i casi possono però essere facilmente adattate in quegli ambienti ove è prevista una ristrutturazione.
Se ad esempio vicino alla camera ci fosse uno sgabuzzino o la fine del corridoio come potrebbe risolversi un problema di spazio, attraverso la cabina armadio? Demolendo il muro divisorio, e inserendo magari una porta, potremmo senz’altro recuperare lo spazio necessario alla realizzazione della nostra armadiatura a vista!
Qui a fianco c’è un esempio di cabina ricavata proprio dal ripostiglio. La disposizione di porte e finestre non permetteva l’inserimento di un armadio in camera che fosse abbastanza capiente per la coppia. E’ stato deciso, quindi, di utilizzare la stanza adibita a “sgabuzzino” che era presente nel corridoio e che non veniva sfruttata a pieno, per chiudere l’ingresso che dava sul corridoio stesso ed aprirne uno più ampio nella camera. Ed ecco lo spazio perfetto per una cabina disposta linearmente! All’interno è stata posizionata una struttura molto leggera, costruita solo con pali verticali e orizzontali in metallo e ripiani e cassettiere in legno, adattissimi per sfruttare tutto lo spazio possibile. Il resto delle cassettiere sono state disposte invece in altri spazi della camera.
In questo progetto il letto è il protagonista indiscusso della stanza, incorniciato dalla grande finestra che si affaccia sul giardino. Per sottolineare l’incredibile luminosità dell’ambiente sono stati utilizzati esclusivamente colori chiari in toni pastello. La cabina inserita in questo tipo di ambiente, non poteva che assumere un aspetto molto minimale che impatta in maniera davvero irrisoria sulla fisionomia complessiva della camera da letto. Le parti metalliche sono bianche, quelle in legno in colore chiaro naturale. Il tutto concorre ad un effetto assolutamente leggero ed elegante.
Appare assolutamente ovvio che questo tipo di strutture sono adattissime ad essere posizionate però anche in luoghi molto più angusti e dalle dimensioni ben più limitate di quelle presentate nell’ambiente fotografato.
Quando si ha un ambiente di dimensioni molto contenute è piuttosto raro pensare ad inserirvi una cabina armadio. Una stanza di questo tipo ha infatti bisogno di proporzioni molto equilibrate. Ma utilizzando ad esempio una nicchia presente in qualche vano in muratura, è possibile riuscire egregiamente nell’intento, ottenendo inoltre un ampio ed elegante guardaroba.
Nel progettare la stanza qui a lato, i nostri architetti “La Casa Moderna” avevano notato, ad esempio, che la parete a fianco della porta di ingresso, lasciava libero uno spazio di 180 cm di larghezza, perfetto per la realizzazione di un ampio guardaroba/spogliatoio attrezzato con due “moduli” e separato dal soggiorno con degli splendidi pannelli scorrevoli. L’uso, appena si entra in casa, di questo guardaroba come ripostiglio adatto a riporvi abiti e scarpe usati fuori, diventa in questo caso facile ed economico.
Ideali in camera da letto, ma utilizzabili come si vede in queste foto in tutte le stanze della casa, le ante scorrevoli non occupano spazio quando si aprono. Ne esistono di più tipi; quelle con telaio esterno, come quelle fotografate qui sopra, sono preferite in molti casi perchè per la loro installazione non è necessario alcun lavoro di muratura, in quanto le ante scorrono davanti al vano stesso e gli scorrimenti vengono semplicemente applicati “a bella vista” in alto e in basso.
In questo caso specifico sono stati utilizzati pannelli in finitura laminata con formelle in colore bianco opaco. Esistono però anche strutture HIGH TECH più sofisticate e leggere, le quali, con l’utilizzo di supporti in alluminio inseriti nelle pareti e nei controsoffitti “a scomparsa”, consentono di ottenere degli effetti arredativi di grande eleganza. Tali ante scorrevoli possono essere anche TRASLUCIDE, cioè dotate di un telaio in alluminio e pannelli orizzontali in vetro satinato di sicurezza, o addirittura laccato in tantissimi colori.
Il modo più semplice e più ovvio per usare una cabina armadio in due persone è quello di farla sufficientemente grande.
Nella maggior parte dei casi esiste però la possibilità di avere moduli con profondità e misure differenti per sfruttare, ad esempio, pareti irregolari o con presenza di pilastri.
La disposizione della camera fotografata qui a lato permette di utilizzare lo spazio interno come se si fosse di fronte a due cabine “gemelle”, dotate di un solo ingresso nella parte finale della stanza. Con 350 cm di lunghezza totale e 250 cm di profondità, è stato possibile sviluppare due ampie cabine, separate dalla camera con pannelli di vetro “Stop-sol” con telaio in alluminio.
Uomini e donne hanno esigenze diverse quando si parla di armadi. Consideriamo un armadio con stessa altezza, stessa profondità e con larghezza standard (300 mt circa). Per lei lo divideremo così: tre moduli uguali, nel primo disporremo due pali appendiabiti e due ripiani, uno centrale e l’altro 30 cm più in basso; nel modulo centrale, un appendiabiti in alto, dove posizionare abiti lunghi e cappotti, e ripiani in basso dai 150 cm in poi, per borse e accessori. Nell’ultimo elemento ripiani per la biancheria e una capiente cassettiera per intimo e pullover. Per lui lo divideremo con la stessa modularità, ma con diversi accessori: nel primo, appendiabiti in alto per riporre i cappotti e in basso ripiani per i pullover. Completi, giacche e pantaloni trovano posto nel vano centrale, grazie ai due appendiabiti ed ai due ripiani. Nell’ultimo modulo, una cassettiera capiente, ripiani estraibili porta camicie e ripiani per riporre la biancheria. Riportare questo schema in una cabina armadio non è difficile: basta ripetere gli elementi e proporzionarli a seconda delle dimensioni che si hanno a disposizione.
Perfetta per le stanze quadrate o rettangolari e costruita con pannelli boiserie in legno applicati a muro, questo tipo di cabina permette di sfruttare lo spazio fino all’ultimo centimetro, grazie alla totale assenza di fianchi verticali. In tale tipologia di arredo, gli accessori funzionali, come le cassettiere, i ripiani o i pali appendiabiti, sono infatti appesi ai pannelli che fungono da schienale attraverso delle cremagliere, quasi invisibili, alle quali vengono agganciati i vari accessori. L’estrema funzionalità di questa cabina armadio è data proprio dall’estrema praticità del sistema di fissaggio a parete, in quanto attraverso di esso è facile posizionare e riposizionare ogni accessorio ovunque si voglia e in qualsiasi momento.
Ovviamente, rispetto ad altri tipi di struttura, quest’ultimo risulta essere un po’ più costoso a causa proprio delle sua stessa costruzione ed ai suoi contenuti tecnologici, ma la possibilità di utilizzare materiali differenti dal vero legno, come i pannelli ecologici in laminato, lo rendono comunque accessibile ad un vasto pubblico. Tali pannelli sono solitamente rivestiti in lamina melaminica e possono avere numerose finiture, dalla classica decorazione finto legno, che varia dai legni più chiari a quelli più scuri, fino ad arrivare alle tinte unite oppure alle finiture “tessuto” o finto cemento, una decorazione “spatolata” molto di moda in questo periodo.
A parte però quello che può essere il materiale in se, quello che è davvero importante è il suo spessore e la qualità delle parti metalliche “nascoste” che costituiscono la struttura portante della boiserie. Per quanto riguarda gli spessori è indispensabile che i ripiani siano almeno 3 cm e che i pali appendiabiti in metallo abbiano almeno una altezza/robustezza sufficiente a sostenere il peso degli abiti che vi devono essere riposti. Per le cassettiere non sono tanto importanti gli spessori del materiale, quanto la solidità della struttura interna, (sponde, frontale e posteriore) e soprattutto la qualità del fondo. Il fondo dei cassetti è spesso infatti un elemento strutturale che viene poco preso in considerazione in confronto alla sua importanza. Se il fondo dei cassetti risulta troppo sottile, esso si imbarcherà sotto il peso della biancheria ed il cassetto si distruggerà molto rapidamente.
Un discorso a parte lo merita un altro elemento che costituisce un ulteriore notevole “fattore qualitativo” e cioè l’illuminazione interna degli elementi. Quando questa è predisposta all’interno dei componibili essa è davvero sinonimo di altissima qualità produttiva e progettuale. Quando i costi non lo consentono è possibile però ottenere risultati similari, anche con l’aggiunta artigianale di plafoniere a led, sapientemente disposte. In questo caso il risultato sarà ovviamente un po’ più scadente, soprattutto per i cavi che probabilmente rimarranno a vista rispetto alla struttura, ma avremmo risparmiato soldi da destinare, magari, a qualche altro accessorio interno.
In questo caso parliamo probabilmente della struttura attualmente più in voga per quanto riguarda le attrezzature interne delle cabine. Si tratta di un connubio abbastanza intelligente fra due tipologie differenti di elementi dotati di profondità diversa. Ciò consente di realizzare strutture il cui costo è davvero molto basso, pur mantenendo inalterate le caratteristiche tecniche dell’arredo. In pratica, in questo tipo di cabina, si agganciano dei ripiani dotati di profondità standard da armadio (circa 55 cm) a dei fianchi di sostegno profondi più o meno la metà. In tal modo si riesce a sostenere perfettamente il peso della struttura stessa e degli abiti, creando allo stesso tempo una struttura molto leggera con la quale resta uno spazio frontale molto ampio per spogliarsi comodamente. Nel progetto mostrato in questa foto è possibile vedere una struttura che possiede una grandissima visibilità interna ed una notevole praticità, dovuta anche al materiale con cui è realizzata: pannelli in legno ecologico rivestiti in Melamina. L’attrezzatura interna in Melamina (o laminato) infatti, oltre ad essere resistente agli urti e ai graffi, permette di contenere notevolmente i costi. E’ praticissima: per pulirla basta spolverarla con un piumaccio antistatico e passarla con un panno leggermente umido o spruzzato con i classici prodotti che si trovano in commercio per la pulizia dei mobili. Il materiale in questione è realizzato rivestendo un pannello di legno ecologico truciolare con due fogli impregnati di resina Malaminica, la quale rende le superfici impermeabili e resistenti. Esistono però in commercio delle strutture molto più preziose ed eleganti realizzate in “laccato”. Quest’ultimo, a differenza del melaminico, non viene solo semplicemente rivestito, ma subisce altresì anche un processo di verniciatura che permette di personalizzarne il colore ed ottenerne un effetto più “setoso” e morbido al tatto. Il risultato è ovviamente più bello ed elegante rispetto al semplice laminato, ma ciò va a discapito della praticità perché produce delle superfici ovviamente un po’ più delicate (specie per i graffi) e a cui per questo motivo occorre fare più attenzione.
Con le cabine armadio è possibile realizzare delle vere e proprie stanze guardaroba anche senza creare nessun tipo di parete fissa. Ciò è possibile utilizzando uno dei numerosi sistemi di chiusura che sono stati appositamente posti in commercio negli ultimi anni. Essi consentono di recuperare anche gli spazi più difficili della casa come angoli, nicchie e vani anche molto articolati, sempre lasciando gli ambienti molto leggeri ed eterei. Nel caso si decida, come nell’esempio qui a lato, di fare completamente a meno di pareti divisorie in muratura, legno o in altri materiali come il cartongesso, si può sicuramente optare per delle ante scorrevoli. Quelle in vetro vengono montate su di una struttura formata da un telaio di alluminio (ovvero la cornice che funge anche da rifinitura alla lastra) la quale viene a sua volta sostenuta dai meccanismi di scorrimento che corrono lungo binari fissati al muro. Questi binari possono essere a seconda dei casi sia completamente “a scomparsa” cioè inseriti direttamente all’interno della parete o del soffitto (come nel caso della foto), oppure a vista. Quando il binario è “a vista” l’effetto complessivo risulta un po’ meno elegante, ma, siccome non sempre è possibile incassare il binario nel muro, esistono in commercio delle strutture scorrevoli, disponibili fra l’altro in numerosissimi colori, veramente belle a vedersi. Per quanto riguarda il vetro, siccome stiamo parlando di porte di dimensioni veramente notevoli, la sua qualità deve essere per forza indiscutibile. E’ facile immaginare cosa succederebbe se qualcuno pretendesse di costruire delle ante così grandi usando materiale di scarsa qualità: la sicurezza è senz’altro la prima cosa che verrebbe a mancare! Per poter essere usate nella realizzazione di ante scorrevoli così grandi infatti, le lastre in vetro devo possedere delle precise caratteristiche: devono per prima cosa essere di uno spessore tale da rendere davvero difficile la loro rottura; allo stesso tempo però, devono essere abbastanza leggere da poter essere montate su telai anche molto sottili, pur mantenendo inalterata la solidità complessiva; per ultimo devono ovviamente aver subito un ottimo procedimento di tempra tale da renderle davvero infrangibili. Circa questo punto, quello relativo all’infrangibilità dei vetri temperati, regna da sempre un po’ di confusione. Vediamo di dissiparla attraverso una spiegazione generica che sia capace di chiarire alcuni concetti. Innanzitutto: quando un vetro è “infrangibile”, ciò non significa affatto che non possa essere rotto. La tempra è infatti un procedimento che rende estremamente resistente il vetro delle ante scorrevoli, ma che non è certo capace di renderlo indistruttibile. Il vero vantaggio di questo tipo di vetro in realtà è in termini di sicurezza. Un vetro temperato infatti, ha la proprietà di ridursi in tanti piccolissimi pezzi quando viene sottoposto a forti urti e questo determina l’impossibilità di ferire chi si trovasse intorno. Uno dei maggiori pericoli derivanti dalla rottura di vetri è infatti la creazione di grosse schegge o pezzi appuntiti di vetro che, cadendo, possono ferire le persone vicine. Cosa che ovviamente non può accedere quando si parla di frammenti piccolissimi.
Come abbiamo detto, per garantire solidità e durata all’intera struttura di una cabina armadio è necessario che le ante abbiano ottimi requisiti di leggerezza e maneggevolezza, oltre che di resistenza.
Qualora si decida dunque di fornire la nostra cabina con delle ante in legno, invece che in vetro, il “tamburato” è da considerarsi il materiale che meglio risponde a questi requisiti. Il suo costo di produzione lo rende però abbastanza raro da trovare nelle normali produzioni “di serie”, anche perché è stato quasi sempre sostituito da pannelli in laminato “leggero”. L’utilizzo di questi pannelli può essere fatto in diverse maniere: la più semplice è quella che prevede il montaggio dei pannelli melaminici su delle guide a scorrimento, corredati di rinforzi verticali che consentano alle ante di non imbarcarsi. Le più complesse (ma anche ovviamente più funzionali) sono quelle in cui si inseriscono i pannelli in laminato all’interno di telai in allumino o metallo leggero, capaci di fungere da struttura portante al pannello. In questa maniera si ottiene che il pannello utilizzato possa anche essere di spessore ridotto (ciò riduce l’aggravio di peso sugli scorrimenti) e la struttura dell’anta diviene più solida e priva di possibili imbarcamenti.
Chiunque abiti in una casa moderna sa che gli spazi a disposizione non sono quasi mai davvero sufficienti a contenere ciò che necessiterebbe.
Vi sono alcune funzioni prettamente domestiche, come ad esempio il lavaggio degli abiti, che mancano spesso di un loro luogo dedicato.
In questi casi è dunque importante saper fare “di necessità virtù” ed agire di conseguenza ai propri spazi ed alle proprie risorse, magari riunendo nella stessa stanza delle funzioni domestiche complementari. E’ questo il caso della stanza guardaroba e della stanza lavanderia/stireria che in molti casi può essere pensata e progettata in un unico luogo. Del resto, per realizzare un ambiente di questo tipo non occorre molto di più di ciò che offre il normale arredo per le cabine armadio… In pratica si tratta di saper coniugare due funzioni principali degli arredi: quella relativa al deposito degli abiti (appesi e ripiegati) e lo spazio per la lavatrice o l’asciugatrice. Nel mezzo, a differenza di ciò che avviene per le normali cabine armadio, è necessario creare un vuoto che sia sufficiente per potervi montare un asse da stiro e poter dunque stirare con una discreta comodità. In questo caso si verifica una situazione abbastanza “ideale” che consente di poter riporre immediatamente al loro posto gli abiti stirati di utilizzo quotidiano e di portare invece altrove quelli di uso meno frequente come i giacconi o le maglie pesanti. Un discorso a parte lo merita l’eventuale “lavabo” o lavatoio, che, nell’ipotesi in cui si voglia adibire una parte della stanza lavanderia a guardaroba, sarebbe opportuno fosse posizionato altrove, magari in bagno o comunque in una stanza diversa dal guardaroba. Questo perché a differenza della lavatrice, l’uso del lavatoio produce una certa umidità che potrebbe compromettere l’atmosfera della stanza, impregnando magari gli abiti di odori non troppo piacevoli. Per il resto, come abbiamo detto, tutto è abbastanza semplice da pensare e progettare: basta predisporre i sufficienti pali appendiabiti, abbinarli con un discreto numero di ripiani a vista e considerare l’eventualità di inserire una certo numero di vani chiusi con delle ante che possano contenere cose che non è conveniente lasciare a vista.
Veniamo con questa sezione ad affrontare uno dei punti “dolenti” dei progetti riguardanti le cabine armadio, quello della “polvere”. E’ abbastanza noto infatti che uno dei problemi da prendere in considerazione quando si pensa di allestire una cabina è proprio il fatto che gli abiti, non essendo protetti con delle chiusure come avviene negli armadi, sono ovviamente soggetti a impolverarsi maggiormente e per questo richiedono una pulizia più accurata e frequente. Ovviamente la questione può essere affrontata egregiamente in numerose maniere. La più semplice è quella che prevede l’uso di sacchi appositi che, posti sopra agli abiti meno utilizzati, consentono una loro protezione permanente. Un altro metodo è invece quello di separare gli abiti di uso quotidiano dagli altri e di riporre quelli un po’ meno usati in spazi chiusi (dei veri e propri armadi), che, inseriti all’interno di una cabina come si vede in questa foto, permettono un uso più igienico e protettivo della cabina stessa. In questo caso la metodologia di progetto prevede l’uso di una tipologia di arredo componibile “da armadio” il quale viene in un certo senso privato delle ante per poter essere usato come cabina armadio. Questo sistema può dirsi molto funzionale: da un lato avremo infatti perfettamente “visibili” tutti quegli abiti che abbiamo la necessità di avere bene a portata di mano più frequentemente durante la settimana, dall’altra invece potremmo tranquillamente tenere “sotto chiave”, per così dire, tutti quelli che invece usiamo una volta ogni tanto.
Sì certo! Proprio per i motivi appena citati nel precedente paragrafo infatti, sono numerosi i vantaggi che possono derivare dall’avere delle parti di mobile dove riporre gli abiti “a vista” e delle parti dove poterli tenere chiusi. Il problema in questo caso però diventa prettamente di natura estetica. Nel caso si optasse infatti per una sola cabina armadio, tutto quello che è “contenitore per abiti” verrà raccolto e contenuto all’interno di uno spazio ben limitato e chiuso rispetto alla stanza da letto o comunque dall’ambiente ad essa contiguo. Nel caso invece si decidesse (e si avesse sopratutto lo spazio per farlo) di alloggiare un armadio nella stanza da letto e una cabina armadio che faccia capo allo stesso ambiente è importante seguire delle regole abbastanza ferree. Tutto ruota intorno al fatto, incontrovertibile, che nella maggior parte dei casi gli arredi prevedono una sola delle tipologie di arredo in alternativa all’altra: o armadio, o cabina. Questo comporta che, psicologicamente, nessuno si aspetti di trovare nel solito ambiente entrambi i tipi di mobilia. Per ovviare a questo problema esistono essenzialmente due sistemi. Il primo è quello che prevede di creare una vera e propria stanza separata dalla camera da adibire a cabina, la quale sia separata da questa con una porta del tutto simile alle altre della casa e che per questo non “denunci” espressamente la presenza della cabina al suo interno. La seconda (di cui qui sopra vediamo fotografato un esempio) prevede invece l’esatto contrario, cioè l’allestimento di una cabina armadio che risulti essere perfettamente a vista, cioè completamente integrata nella stanza senza la benché minima separazione visuale. Tale effetto è abbastanza semplice da ottenere: basta prevedere l’assenza completa di chiusure oppure l’uso di ante completamente trasparenti e sufficientemente grandi da apparire quasi invisibili all’occhio. In questo caso, ovviamente, l’attrezzatura della cabina necessita di essere principalmente bella. Del resto, come abbiamo visto, una cabina armadio può essere attrezzata in modi molto differenti fra loro tenendo conto anche dell’estetica della struttura con cui è realizzata. Alcuni modelli, hanno pareti boiserie applicate alle mura dove, a loro volta, vengono appesi i ripiani, i pali, i cassetti e tutto ciò che necessita per ordinare perfettamente la biancheria e i vestiti. Atri tipi hanno invece strutture realizzate con montanti in alluminio; in questo caso l’attrezzatura si aggancia lungo dei profili sagomati su cui ogni ripiano ed ogni palo può scorrere ed essere spostato con facilità. Questo sistema è molto lineare e pulito e permette per questo motivo di realizzare elementi d’arredo molto eleganti.
Quando si parla di cabine armadio il fattore illuminazione non viene quasi mai considerato quanto dovrebbe. L’illuminazione invece, specie in stanze “funzionali” come queste, gioca un ruolo assolutamente fondamentale. Il motivo è facilissimo da capire: si tratta di stanze quasi sempre prive di finestra, in cui si ha la necessità di distinguere perfettamente i colori e le fattezze degli abiti, specialmente durante ore abbastanza buie della giornata. E’ per questo assolutamente necessario predisporre un illuminazione che sia sufficiente a vedere molto chiaramente ogni singolo spazio della struttura in cui abbiamo depositato i vestiti appesi e la biancheria ripiegata.
Dovendo in questo paragrafo, per motivi di spazio, un po’ sintetizzare questo argomento al contrario molto ampio, si può dire che i sistemi di illuminazione delle cabine armadio si dividono principalmente in due gruppi, quelli che prevedono un illuminazione “esterna” alla cabina (come quello che si vede in questa foto) e quello che invece prevede un’illuminazione interna alla struttura stessa. I due sistemi differiscono sia per il costo che per la funzionalità e quindi è indispensabile entrare un po’ più in dettaglio. Quando si ha a disposizione un budget limitato e vogliamo però lo stesso illuminare adeguatamente l’interno di una piccola stanza guardaroba, occorre fornire l’ambiente di corpi illuminanti posti a soffitto (per non interferire con i raggi luminosi quando siamo davanti alla struttura), che siano orientabili (per raggiungere anche gli angoli più reconditi della struttura) e disposti in un numero e ad una distanza tale da raggiungere con i loro singoli fasci ogni vano. Nel caso si voglia optare per un’illuminazione più diretta e funzionale invece bisogna pensare a crearla internamente alla struttura. Per fare questo saremo costretti a fornire ogni singolo ripiano di una luce (quasi sempre si usano in questi casi delle strisce a led) che ci consenta di vedere bene il contenuto del vano sottostante. Questo però è abbastanza difficile e costoso da ottenere in tutti i vani di una cabina armadio e per questo motivo, il più delle volte, si preferisce provvedere a predisporre entrambi i sistemi di illuminazione in modo da renderli complementari.
Molto spesso capita di avere degli ambienti, come le mansarde e le soffitte, che per la conformazione del loro soffitto si presentano molto difficili da arredare. Si tratta quasi sempre di stanze “a tetto” che proprio per il fatto di avere le pareti non dritte ma bensì spioventi, non permettono in effetti di utilizzare dei componibili standard da adibire ad esempio a cabina armadio. Per questi casi specifici i nostri architetti “La Casa Moderna” hanno escogitato un ingegnoso sistema che permette di progettare una cabina su di ogni possibile tipo di parete. Si tratta di un sistema “a cremagliera” che prevede il montaggio di alcuni profili metallici a muro i quali possono essere utilizzati per attaccarvi qualsiasi tipo di attrezzatura interna. Questa struttura metallica differisce da quelle “a palo”, presentate anche in questo articolo, per un particolare davvero importante: quelle cosiddette “a palo” sono strutture progettate per avere il peso dei ripiani, dei pali e quindi di tutta la biancheria, sostenuto da elementi che sorreggono la struttura circa a metà della sua stessa profondità; quelle invece “a cremagliera” sono fatte per essere completamente sostenute dalla parete, rimanendo infatti interamente sporgenti a sbalzo per la loro totale profondità. In questi casi dunque occorrono due presupposti indispensabili: che la parete sia sufficientemente robusta da sostenere interamente il peso e che la struttura abbia una qualità sufficiente a svolgere il suo compito senza che vi siano pericoli di crolli. Si tratta di un altro dei casi specifici in cui, in arredo, è assolutamente necessario rivolgersi a professionisti di provata esperienza. I nostri architetti e i nostri artigiani installatori sanno perfettamente qual è il sistema migliore per realizzare anche questi sistemi di arredo più complessi e per questo sanno consigliare sempre al meglio coloro che intendono provvedere a questo tipo di allestimento.
Concludiamo infine questo ampio articolo con quella che può essere a ragione considerata a tutti gli effetti il “non plus ultra” delle cabine armadio; non tanto per la sua qualità (le cabine “La Casa Moderna” possiedono tutte ottimi materiali costruttivi e grandissima qualità funzionale), quanto per le possibilità di progetto e di allestimento che essa consente di prevedere.
La prima cosa che salta senz’altro all’occhio è l’ampia zona vetrata con la quale è possibile predisporre delle parti di cabina chiuse, salvaguardando gli abiti dalla polvere, senza però limitarne la visibilità degli spazi interni. In secondo luogo grande importanza viene data, in questa tipologia di cabine così completa ed articolata all’illuminazione, la quale può essere inserita internamente ai moduli sia in maniera verticale, come si vede a destra della foto, sia in modo orizzontale, come si vede in fondo. Ciò consente in pratica alla luce di raggiungere senza problemi ogni angolo della mobilia (e quindi degli abiti, della biancheria e degli accessori ivi riposti) in modo da rendere il tutto perfettamente visibile.
Un’altra particolarità è data dalla zona scarpiera, la quale, in questo sistema di cabine armadio, viene prodotta utilizzando dei moduli meno profondi e dotati di ripiani inclinati e di rifinitura battitacco per sostenere le scarpe.
Per ultimo si possono notare nella foto la grande zona a giorno in fondo a sinistra che è dotata di un sistema di arredo di nuovissima concezione che prevede l’uso di fianchi metallici completamente “a vista”. Tali fianchi risultano particolarmente adatti a questo uso perché, pur permettendo una visibilità pressoché completa dell’interno cabina, garantiscono altresì la solidità tipica di un normale armadio guardaroba. Questo importante “sistema Cabina”, viene realizzato da “La Casa Moderna” sia in versione laccata che in versione laminata e ciò consente di spaziare in un ampio range di costi di produzione.
Abbiamo dunque completato questo ampio excursus riguardate le tipologie di arredo che “La Casa Moderna” possiede nella propria collezione a proposito di cabine armadio.
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