La cameretta, come forse non molti sanno, è, insieme alla cucina, uno degli arredi più difficili da ideare, da progettare, da costruire e quindi anche da scegliere. Questo è dovuto a tutta una serie di fattori che, almeno in parte, proveremo in questo articolo a descrivere e di cui occorre tenere ben conto quando ci si trova ad arredare uno di questi ambienti così “speciali”.
Innanzitutto occorre dire che questa tipologia di Camera da letto, diversamente da quello che avviene solitamente nella stanza dei genitori, è adibita a diverse funzioni che si svolgono in quasi tutte le ore del giorno e della notte; si tratta cioè di un ambiente che dovrà venir allestito in ogni caso con la massima ricerca della funzionalità, anche sacrificando, ove ve ne fosse bisogno, le esigenze estetiche. Ogni età ha poi certi passatempi e certi impegni: il bambino piccolo, più che di molto spazio negli armadi adibiti a contenitori per abiti, ha bisogno di un ambiente luminoso e privo di pericoli, cioè mobili e oggetti stabili e privi di sporgenze, pavimento «ammorbidito» da tappeti e tanto, tanto spazio per i giochi. Il ragazzo o la ragazza più grandi, hanno invece bisogno di più spazio interno agli armadi, e quasi sempre necessitano di un luogo apposito dove poter studiare o usare il computer per lavorare con comodità e senza distrazioni.
La scelta della mobilia da cameretta dovrebbe essere fatta dunque a “seconda dell’età”, come le regole Montessoriane dettano. Ciò comporterebbe dunque di dover adattare gli arredi della cameretta in base alla loro crescita.
Questo ragionamento però, purtroppo, va in diretto contrasto con le tasche della gente: molto spesso diventa infatti troppo dispendioso cambiare i mobili quando il bambino è diventato ragazzo; per questo motivo, un arredamento da Cameretta che si adatti ai diversi bisogni, è quello che rimane utile e funzionale anche così com'è oppure solo aggiungendo elementi nuovi e cambiandone magari alcuni con l’aumentare dell’età dei piccoli abitanti della casa.
Quindi, a livello progettuale, nella camera del bambino andrebbero inseriti, sin dall'inizio, armadi che non ingombrino troppo ma che si possano rivelare utili anche in futuro, quando aumenteranno gli abiti; scrittoi che servano prima per i giochi ma che siano sufficientemente grandi per studiarvi almeno fino a tutte le scuole dell’obbligo. Il letto, salvo quello piccolissimo da neonato, potrà essere del tipo che, dopo, permetta di essere completato con un secondo letto identico per costituire magari una struttura a castello, qualora si abbia idea di far arrivare presto un secondo figlio. E così via…
E’ bene evitare, d'altra parte, l'errore di acquistare mobili per adulti, cioè decisamente troppo grandi, troppo alti, e magari eccessivamente “seriosi”, pensando di far un acquisto che non verrà mai sostituito. Il bambino, quando è piccolo, ha bisogno di trovarsi in un mondo che sia a sua misura, ha bisogno di riporre oggetti e giochi senza arrampicarsi, senza sentirsi circondato da «cose» troppo grandi ed estranee. L'armadio avrà perciò un'altezza tale che gli consenta di appendere gli abiti e di estrarre i cassetti abbastanza agevolmente: qualora occorresse, un altro elemento si potrà accostare a un secondo armadio e solo dopo, quando il bambino sarà diventato grande, aumentare la struttura anche in quota. Un porta-abiti potrà ricevere abiti di diverse altezze nel caso in cui sia stato scelto il tipo con appigli regolabili; ci sono quindi una serie di norme di buon senso che indicheranno il mobile giusto per evitare di dover cambiare troppo spesso l'arredo del locale.
Vi è poi il caso in cui la cameretta sia utilizzata da parte di due fratelli, cosa che di frequente può generare litigi: ecco che, anche magari per due gemelli, si potranno acquistare due tipi di mobili diversi per la forma e per il colore, abbinandoli però in modo che nella stanza regni una certa armonia pur mantenendo una maggior vivacità negli arredi.
I letti per i figli esistono in diverse tipologie: in rapporto allo spazio si sceglierà la sistemazione che preveda la divisione tra zona-notte e zona-giorno, utilizzando un letto con un piccolo tavolino per i libri e la lampada, posta verso la parte della camera più in ombra. Nel resto dello spazio verrà sistemato l'arredo che serve per i giochi e per lo studio: la separazione eviterà che venga usato in ogni momento anche il letto. Se è possibile farlo con un risultato funzionale e di buon gusto si inserirà una divisione (ad esempio un paravento o una libreria bifacciale) che tenga appartato il letto. Quando i figli sono due e la stanza è veramente grande si possono mettere i due letti in tante posizioni se si vuole evitare la monotonia dei due lettini in fila contro la parete o il semplice letto a castello. Sono state progettate e pensate, a tale proposito, tante diversissime composizioni con disposizioni differenti, tutte legate a criteri diversi in rapporto allo spazio e ai gusti.
Il letto a castello, ad esempio, è spesso la soluzione preferita per le stanze piccole, perché consente davvero risparmio di posto e quindi una maggiore comodità. Bisogna però considerare che non vi sono solo letti a castello “tradizionali” ma che esistono anche soluzioni speciali fatte apposta per una cameretta piccola, che prevedono delle integrazioni fra contenitori e letti tali da permettere uno sfruttamento dello spazio davvero impensabile fino a poco tempo fa. Soppalchi dritti e angolari, letti che scompaiono dentro un mobile, quindi i divani-letto, le librerie da cui esce un letto e altre tipologie che vengono presentate nei nostri negozi “La Casa Moderna” e che hanno un grande vantaggio: possiedono caratteristiche progettuali eccellenti, con qualità all’altezza di ogni situazione, pur mantenendo un prezzo davvero molto conveniente.
Ma una cameretta non è solo composta da letto e armadio. In una stanza da bambini, sempre che vi sia posto, si potrà inserire ad esempio, oltre al piccolo tavolino basso per i primissimi giochi, anche un tavolo scrittoio, che inizialmente sarà in parte superfluo ma che diventerà molto utile in futuro per le ore di studio o in compagnia degli amici. Il tavolo scrittoio stretto, e lungo quanto serve, potrà venir addossato a una parete per occupare meno spazio e completato con delle mensole o una vera e propria libreria superiore, in modo che il resto della stanza rimanga abbastanza in ordine. Per riporre i giocattoli si potrà usare una parte dell’armadio oppure una libreria dotata di ante, una piccola cassapanca, oppure una serie di scatole da mettere l'una sull'altra; meglio ancora se nella cameretta vi sono degli appositi vani abbastanza grandi e facili da estrarre.
In una cameretta, oltre a questi mobili, ne possono essere inseriti altri, come ad esempio una poltroncina o un divanetto molto solidi e facilmente pulibili, magari con le fodere lavabili in lavatrice. Con il passare del tempo aumenteranno poi i libri, sia quelli scolastici che quelli di lettura; qualora non esistano sufficienti ripiani nell'armadio a parete, si potrà ricorrere alle librerie componibili, fatte completamente di laminato oppure dotate di supporti robusti d'acciaio, il cosiddetto “tubolare”, che con poca spesa ed in modo molto originale, aumenta di numero i ripiani sovrapponibili occupando solo lo spazio strettamente indispensabile.
Nelle camerette la comodità d’uso e la funzionalità sono perciò le prerogative più importanti da tener presenti. Si deve cercare di evitare soprattutto superfici di cristallo di specchio o di altro materiale fragile, i colori che si alterano con la luce e l'uso, le vernici troppo delicate e facilmente segnabili, i rivestimenti di tessuto che sono sì piacevoli e vivaci ma facilmente deteriorabili. Quello della “praticità”, è un aspetto che, nel caso della “cameretta”, assume un valore davvero predominante rispetto all’estetica. Nella maggior parte degli altri mobili della casa, infatti, uno dei materiali più pregiati in assoluto, come il legno, ancora di più se laccato, riguarda una scelta assolutamente opportuna in quanto a qualità produttiva. Nel caso delle camerette no: la cameretta, quando è laccata, consente magari di poter essere scelta fra un assortimento di colori ben più ampio di quello esistente nei laminati, ma si tratta di una tipologia di mobilia bella ma molto delicata, che certamente non resisterebbe agli urti o anche al normale utilizzo che potrebbe farne un bimbo.
Quando si acquista una cameretta, molto importante è tenere conto della robustezza dei materiali, della solidità delle porte, delle cerniere e della scioltezza dei cassetti, i quali saranno del tipo “rallentato”, adatto a non venir estratti nemmeno con la forza, poiché i bambini hanno una straordinaria «propensione» a procurarsi ammaccature anche nell'ambiente più innocuo. Il loro armadio non dovrà avere ripiani sporgenti o spigoli eccessivamente taglienti: meglio che non abbia spazi vuoti nella parte inferiore e che le antine arrivino sino al pavimento per evitare faticose ricerche sotto i pochi centimetri tra i piedi di sostegno, dove andrebbe a cacciarsi una quantità incredibile di oggetti e di sporco. Le maniglie dovranno essere adatte a venir impugnate dalle piccole mani del bambino, non scivolose e facilmente pulibili.
Vi è poi tutto un discorso riguardante, appunto, la materia prima: un ragionamento questo che potrebbe naturalmente venir esteso anche a tutti gli altri mobili della casa, ma che nel caso specifico delle camerette assume un valore estremo, specialmente da un po’ di tempo a questa parte.
Il fatto è che da alcuni decenni si sono presentati infatti sul mercato produttori e distributori di camerette che, spacciando abilmente per “clamorose offerte speciali” arredi che presentano qualità di materiali a volte davvero infime, hanno creato nella testa di molte persone la convinzione che si possa arredare una cameretta con materiali sufficientemente buoni, anche con cifre investite davvero irrisorie. Potere del marketing… Purtroppo ciò non è razionalmente possibile: nessuno regala niente e siccome ogni struttura imprenditoriale per poter sopravvivere ha bisogno di guadagnare, tutto ciò che si trova in commercio a prezzi bassi non potrà che presentare caratteristiche tecniche direttamente proporzionali alla cifra investita in quel dato acquisto. Questo assioma risulta rivelarsi particolarmente vero nel caso dei mobili da cameretta, i quali essendo arredi senza dubbio “complessi”, sia a livello progettuale che costruttivo, non consentono possibilità di risparmio produttivo se non attraverso una diminuzione delle loro qualità intrinseche. Occorre dunque diffidare da chi smercia per “ottime”, camerette che costano poco, cercando di convincere che, come avviene nel caso dei “supermercati”, attraverso la grande distribuzione organizzata sia possibile ottimizzare costi che altrove sono impossibili da diminuire. Chiunque acquisti una Cameretta da Ragazzi deve dunque essere assolutamente consapevole che con i livelli tecnologici raggiunti attualmente, non esiste produttivamente un'ottimizzazione industriale o commerciale tale da poter produrre mobili ulteriormente meno costosi senza svilirne la qualità. Questo discorso, specie per chi acquista qualcosa per i propri figli, deve essere tenuto sempre ben presente.
E’ abbastanza ovvio: per una cameretta, occorre un tipo di materiale robusto che sia facilmente lavabile, dove i segni delle matite e delle penne si possano asportare senza rovinare la superficie. Un materiale che quando è plastico sia anche effettivamente impermeabile, in modo che non abbia un eterno velo di sporco, in un ambiente dove il piccolo abitante s'impegna già da solo a farne sempre tanto. Per questo motivo, nelle camerette moderne sono da preferirsi materiali, come il laminato, che rispondono perfettamente a queste precise caratteristiche.
Il laminato (o sarebbe meglio dire “Pannello nobilitato in melaminico”) è infatti un materiale composto da pannelli di particelle di legno (normalmente detto truciolare) rivestiti con una pellicola plastica colorata in modo uniforme (come nel caso delle camerette bianche) o che viene prodotta a somiglianza con l’impiallacciatura di legno. Tale materiale è costruito, nelle camerette di qualità, utilizzando particelle di legno leggero (come il pioppo) tenute insieme con collanti atossici. Ed anche la pellicola che le riveste deve avere tale caratteristica e deve, senza dubbio, possedere una resistenza tale da sopportare facilmente urti e graffi. Una cosa che ovviamente è molto difficile da ottenere con materiali di scarsa qualità.
E’ dunque assolutamente facile affermare che la materia plastica (nella versione ovviamente laminata), quando è di qualità, sia il migliore dei materiali per i mobili da ragazzi. In effetti anche il legno, ritenuto giustamente la materia prima per eccellenza per la costruzione di mobili, specialmente quando è laccato o verniciato al naturale, è delicato e non è un gradevole aspetto quello che può assumere un mobile in legno dopo anni di uso e «abuso» subiti in una camera di bambini o ragazzi. Certe concessioni all'estetica si possono fare se l’utente è quindi già piuttosto grandicello. Fino a poco tempo fa, in verità, si tendeva a non spendere molto in arredi che ragazzi, magari già grandi, si presumeva utilizzassero per poco tempo. Ora non è più così: in Italia i giovani rimangono nell’abitazione dei genitori anche molto a lungo e per questo spesso capita di arredare camerette che devono essere utilizzate da ragazzi che finiscono per utilizzarle a volte per decenni. In questo caso si può, a seconda anche delle proprie tasche, optare per arredi in legno o laccati o comunque con caratteristiche estetiche molto pregiate. Quello che rimane assolutamente indispensabile, anche in questo caso, è l’atossicità dei materiali, argomento che nelle camerette in laminato di tipo “economico”, non viene spesso assolutamente preso in considerazione, nè dai produttori nè dai clienti. Sì, in effetti a volte capita che siano venduti per “atossici” prodotti economici in laminato, solo perché vengono laccati con vernici all’acqua. Questo fattore però non garantisce affatto che i materiali usati solo per il fatto di essere appunto “laccati”, possiedano sufficienti caratteristiche di salubrità.
A proposito di Camerette in laminato laccato, occorre fare un'ulteriore indispensabile precisazione: esistono in commercio camerette prodotte e distribuite da importanti gruppi industriali e commerciali, che vengono fornite ai clienti in versione colorata. Questi tipi di finiture non vengono però ottenuti attraverso l’uso laminati di colori diversi, bensì derivano da un procedimento nel quale i pannelli in laminato vengono, come abbiamo detto, “verniciati” con delle apposite lacche che donano ai pannelli di ante e fianchi un aspetto molto gradevole. Questo tipo di lavorazione, specie quando eseguito in grande scala, permette alle industrie produttrici un notevole risparmio. Risparmio che sta nel non dover immagazzinare una grandissima quantità di pannelli di colori differenti, ottenendo lo stesso risultato tenendo pronta una sola tipologia di materiale anziché decine e decine di colori diversi. I pannelli in laminato infatti, in questi casi, vengono praticamente prodotti “just in time” cioè appositamente per il cliente, cosa che di per sè ha anche un certo pregio produttivo. Il problema di questo tipo di finiture sta però nel fatto che, mentre un pannello in laminato possiede un robusto spessore di materiale di rivestimento colorato inattaccabile, l’equivalente pannello in laminato “laccato” non possiede che pochissimi decimi di micron di spessore di vernice colorata. Tutto ciò rende le superfici colorate delle camerette “economiche” piacevoli a vedersi ma estremamente delicate e per questo, assolutamente inadatte al pubblico di utenti ai quali questo tipo di prodotto è destinato. Il laminato laccato, oltretutto, ha il problema di essere fotosensibile come tutti i laccati, argomento che affronteremo fra qualche paragrafo.
Un’importanza a dir poco basilare nella costruzione di una cameretta, ce l’hanno gli spessori dei materiali adoprati. Per questo tipo di realizzazioni vengono utilizzati dei pannelli che possono essere in legno (compensato, listellare, tamburato o altri) o in laminato, come avviene nella maggior parte dei casi.
Essendo la “cameretta” un arredo “complesso”, è necessario che la sua costruzione sia pensata e progettata con spessori che siano sufficienti ad adempiere allo scopo per cui sono usati. Nel caso del laminato, il materiale attualmente di gran lunga più usato a questo proposito, si utilizzano generalmente spessori che vanno da un minimo di 18 millimetri ad un massimo di 6 cm. Per quanto riguarda le ante, sono ritenute universalmente “di qualità” tutte quelle camerette che possiedono uno spessore superiore ai 18 millimetri ma questo parametro non è ritenuto indispensabile a definire la bontà di questa tipologia di prodotto. Un fattore invece assolutamente di primaria importanza è quello relativo allo spessore dei ripiani interni, i quali, in modo da sorreggere adeguatamente i pesi di cui possono essere caricati, devono avere uno spessore di almeno 2 centimetri e mezzo. I pannelli utilizzati per cielo, fondi e ripiani da 25mm di spessore, contribuiscono inoltre a dare solidità e stabilità agli armadi e a tutti gli altri elementi componibili. Un discorso a parte lo meritano i fianchi i quali possono essere anche più sottili fino a un minimo di 18 mm (specie quando si utilizzano due fianchi accoppiati, come vedremo) ma che, nel caso delle camerette migliori, possono raggiungere anche i tre centimetri di spessore.
Quello dei fianchi delle camerette è un argomento abbastanza complesso che merita dunque di essere un attimo approfondito. Il motivo è attinente a quello che concerne la costruzione degli armadi, che nel caso specifico delle camerette, presentano caratteristiche abbastanza peculiari. La loro particolarità risiede nel fatto che, generalmente, le camerette “componibili” - cioè quelle di derivazione industriale- possono essere composte in due distinte maniere: quella in cui si utilizzano dei singoli armadi a uno o due ante (detti “a bussolotto”) semplicemente accoppiandoli insieme con delle viti, e quelle in cui al contrario vengono costruite delle strutture armadio vere e proprie che si presentano come un corpo unico (dette “a spalla portante”) e che occorre montare in maniera contemporanea. Le due tipologie di strutture presentano ognuna dei pro e dei contro. Nel caso della struttura “a bussolotto “ci si trova di fronte a una tipologia di modulo che, prevedendo l’accoppiamento di due fianchi non necessita di spessori particolarmente elevati. Nel caso però degli armadi “a spalla portante” il caso è diverso ed essendoci un solo fianco a sostenere il peso di due distinti spazi in cui è magari suddiviso l’armadio, tale fianco necessita assolutamente di avere uno spessore tale (almeno 2,5/3 cm) da supportare il peso a cui sarà sottoposto.
Fra i due fianchi di un armadio viene solitamente incastrato lo schienale, ovvero la parte di mobile che serve a separare il mobile stesso dalla parete retrostante e che possiede anche delle caratteristiche spesso “strutturali”, in quanto è utile a rendere la struttura robusta e solida. Nel caso delle camerette di qualità, infatti, lo schienale è costituito da un robusto pannello in laminato spesso a volte anche più di 6 mm. Nelle camerette invece di qualità inferiore lo schienale è quasi sempre costituito da un sottile pannello in faesite (o materiale similare) con uno spessore ridotto inferiore a volte a 3 o 4 millimetri che non gli consentono di corroborare alla struttura del mobile stesso.
Un altro elemento attraverso la valutazione del quale è possibile stabilire la qualità di una cameretta sono i suoi accessori costruttivi funzionali come le cerniere e gli elementi di giunzione o le guide dei cassetti. Tali elementi negli arredi, infatti, hanno assunto, specie dal secondo dopoguerra, un’importanza fino ad allora inutilizzata, diventando quasi essi stessi i principali protagonisti delle innovazioni che possono riguardare ultimamente il mondo dell’arredo.
Sono particolari salienti: le cerniere che caratterizzano una cameretta davvero di qualità devono essere molto robuste e devono essere costruite per supportare il peso notevole che possiedono gli sportelli in laminato. In un armadio guardaroba da cameretta normalmente alto (circa 250 cm ), le cerniere devono essere presenti in un numero non inferiore a 4 per ogni anta grande, devono essere in acciaio nichelato, regolabili su tre assi e devono essere garantite per supportare almeno 80.000 cicli di apertura e chiusura.
Le camerette moderne dotate di maggiore qualità sono quelle che hanno le cerniere del tipo “rallentato” in modo da impedire alle ante di essere sbattute, caratteristica questa che può essere ottenuta sia dotando le ante di una sorta di “rallentatore” meccanico, che ne attenua la chiusura, sia attraverso delle apposite cerniere già dotate, al loro interno, di questo tipo di meccanismo. La stessa caratteristica dovrebbero possederla anche i cassetti i quali, forniti di guide metalliche montate su cuscinetti a sfera, saranno senza dubbio fatti per supportare anche i pesi più importanti.
Una caratteristica rilevante a proposito di aperture è quella che riguarda le ante scorrevoli. Tale tipo di ante, nel caso di inserimento in un arredo da cameretta, devono necessariamente essere dotate di guide rallentate (anche per motivi di sicurezza) e devono possedere dei meccanismi tali da supportare senza alcuno sforzo il peso delle ante in laminato.
Quando si tratta di camerette un’altra caratteristica saliente è quella relativa al fissaggio dei ripiani. I ripiani di una cameretta devono essere fissati con tipologie di supporti che non consentano alle mensole stesse di ribaltarsi nel caso qualcuno (come ad esempio appunto un bimbo) vi si aggravi, magari nel tentativo di prendere qualcosa a cui non arriva.
I reggi-piani da cameretta devono essere perciò incastrati ai fianchi ed ai ripiani stessi in modo che non sia facile rimuoverli. Questa caratteristica di sicurezza comporta però il fatto che sia più difficile rimuovere i ripiani per variarne l’altezza o la posizione, così come avviene per quanto riguarda il perimetro strutturale degli elementi, i quali, devono essere fra loro uniti in modo da formare un insieme solido, che non tenda a traballare e che riesca bene a supportare i pesi che deve contenere.
Ed eccoci arrivati ad uno degli argomenti più ostici da affrontare per chi deve acquistare una cameretta: la scelta dei colori.
Cominciamo innanzitutto col dire che ciò che viene deciso per una nuova cameretta, a livello di colori, avrà una serie importante di implicazioni sia a livello di risultato estetico finale, che di utilizzo successivo.
L’importanza del colore nell’arredo di una cameretta appare evidente anche solo pensando che si stia parlando senza ombra di dubbio dei mobili più colorati che una casa possa avere. Il colore nella cameretta è sinonimo di brio, di allegrezza, di spensieratezza e di tutti quegli aspetti che dovrebbero obbligatoriamente far parte di un'infanzia e di un'adolescenza serene. Quando si parla di camerette infatti viene in mente automaticamente un qualcosa di colorato, di giocoso, un qualcosa che trasmette a tutti gli effetti l’idea di fanciullezza. Questo tipo di impostazione stilistica presenta però un problema: quello legato alla “moda” e al susseguirsi delle tendenze che anche in questo tipo di arredamento sono presenti e vi saranno (per fortuna) sempre. La cameretta è per questo motivo un tipo di mobilia che deve essere immaginato in modo che sia attuale ma che nel contempo sia anche capace di essere apprezzata in un futuro dove la cameretta potrà continuare a venir usata dai i suoi utenti, nel frattempo cresciuti. Per ottenere questo importante e soprattutto auspicabile risultato occorrono una serie di accorgimenti che è bene seguire con attenzione.
Innanzitutto occorre partire ricordandosi che l’estetica di una cameretta dovrebbe essere adeguata all’età di chi dovrebbe utilizzarla. Dopodiché andrebbe preso in considerazione il fatto che l’arredamento di cui si sta parlando verrà utilizzato presumibilmente per molto tempo, e per questo occorre che sia colorato in modo che non appaia disdicevole per quei ragazzi che l’hanno ricevuta magari in età prescolare e che si trovino ad utilizzarla ancora molto tempo dopo.
I colori che è plausibile utilizzare nell’arredo di una cameretta dipendono molto dalle mode e possono comprendere in pratica tutti i colori dello spettro. I più utilizzati (ed anche i più auspicabili) sono ovviamente quelli chiari, come il bianco, il beige e gli altri colori tenui che consentono alla stanza da letto dei ragazzi di mantenersi in ogni caso accogliente e confortevole ma ciò non vuol dire affatto che non possano essere utilizzati in questo caso colori anche molto scuri, come il marrone o il grigio oppure altri molto “evidenti” come il rosso ed il verde. Un ottimo trucco per far sì che una Cameretta appaia bella, gioiosa e appunto “colorata” è quello di utilizzare dei colori molto chiari per gli elementi strutturali e per i volumi più ingombranti come l’armadio e la scrivania, mentre si potranno destinare agli elementi più minuti, come cassetti, mensole, maniglie, piani, rifiniture varie ecc. i colori più appariscenti. Nella scelta di quest’ultimi bisogna necessariamente fare attenzione a preferire i toni tenui, poco accesi, in modo che, specie per i bimbi più piccoli, l’atmosfera che li accoglie appaia sempre rilassante e rasserenante. Il verde, dovrà essere dunque utilizzato nelle sue varianti più chiare o tendenti al celeste, il blu, dovrà essere preferito nelle varianti simili al “Carta zucchero”; il giallo nei suoi toni più tendenti al chiaro o al rosso e il rosa e il viola dovranno mantenere delle intensità molto molto lievi. Un discorso a parte lo meritano le varianti “legno” o create a somiglianza del legno, le quali sono ovviamente da preferirsi nelle versioni più chiare (come sono ad esempio il “frassino” e il “faggio”, che sono non a caso storicamente fra i legni preferiti per le camerette), ma possono essere anche inseriti magari in misura ridotta legni molto scuri come il rovere grigio o l’olmo scuro, anche in quelle camerette destinate ai bimbi piccoli. Nel caso si optasse per una cameretta in variante in legno chiaro, bisogna far attenzione al fatto che si decidesse di acquistarla in vero legno (ne esistono in commercio sia del tipo industriale che del tipo artigianale) esse tenderanno a scurirsi con il tempo a causa proprio del legno chiaro che, essendo abbastanza fotosensibile specie nelle sue finiture più naturali, assumerà un aspetto più vissuto. La stessa cosa può dirsi però delle finiture “laccate”, le quali, soffrono più o meno dello stesso problema di ingiallimento ed invecchiamento. Per il laminato questo è invece in pratica un problema inesistente. La melamina infatti (la melamina è il materiale con cui vengono rivestiti i pannelli in laminato usati per le camerette e la maggior parte dei mobili) non è fotosensibile e se non viene esposta proprio continuamente agli effetti dei raggi solari, difficilmente avrà modo di invecchiare e di ingiallirsi, anche nei suoi toni più chiari o più scuri.
Quando la cameretta è destinata ad un adolescente o ad una persona già grande, le varianti di colore possibili sono un tantino differenti da quelle utilizzate per le camerette da bimbo e, mentre per quanto riguarda i colori chiari non cambia di molto la propensione che detta le svariate scelte, per quelli scuri ci si può sbizzarrire in effetti maggiormente. In quel caso infatti, dovendo destinare questo tipo di arredi a degli adulti, è quasi opportuno pensare alla cameretta con gli stessi occhi con cui si guarda e si sceglie una camera matrimoniale. Per questo motivo saranno opportune quelle identiche preferenze che adesso destinano ad una camera matrimoniale scelte stilistiche che prediligono i legni scuri, i colori “terra” come i vari toni del grigio e del marrone (o come le tantissime varianti del canapa e dello juta) o tutti quegli inserimenti di colore “pastello” che oggi giorno sono di gran moda, sia negli arredi da camera che per quelli della zona giorno.
Beh, rispondere a questa domanda è piuttosto insidioso e comporta il rischio di innescare una discussione che necessiterebbe approfondimenti ben più completi del presente.
Quello che è senza dubbio possibile dire è che i comportamenti e le scelte dei bimbi sono spesso dettati da fattori emotivi che, per loro stessa natura, hanno (e meno male che sia così...) ben poco di razionale. Un bimbo piccolo tende ad idealizzare la propria cameretta come un enorme “parco giochi” in cui sviluppare le proprie fantasie seguendo spesso canoni che possono trovarsi in contrasto con alcune norme di sicurezza o con la stessa funzionalità della stanza. Stesso discorso può dirsi per quanto riguarda i colori, la scelta dei quali, nella maggior parte dei casi, è frutto di aspre discussioni fra chi (i genitori) preferirebbero dei colori neutri, anche per i motivi a cui abbiamo poco fa accennato, e chi (i bimbi), ovviamente tendono a prediligere quei colori che sono capaci di stimolare la loro innata e immensa fantasia.
E’ giusto che sia così. E’ da questa sintesi fra interessi ed idee spesso contrapposte che quasi sempre emergono le scelte migliori a proposito di camerette. Sarebbe infatti un vero controsenso non prendere in considerazione le attitudini e le preferenze dei propri figli quando ci si trova ad acquistare un arredo così “personale”, come è spesso una cameretta da bambini o da ragazzi. L’importante per un genitore è saper calibrare bene quali sono le cose su cui sia possibile “cedere” alle richieste dei bimbi e quelle che non è proprio possibile accontentare. Se alla nostra bimba piace il colore rosa (alla domanda: “Quale colore preferisci ?” il 95% delle bimbe risponde: “il rosa”) perché non dovremmo prevedere degli inserimenti, magari ben pensati e piuttosto contenuti che prevedano tale colore? Se il nostro bimbo preferisce il letto a castello, perché non progettare una cameretta che presuma questo tipo di collocazione, magari prevedendone la possibilità di mutarne l’uso dopo qualche anno? In questo caso, tutto si gioca su di un difficile equilibrio che, per ogni genitore, si deve basare su alcune indispensabili e solide consapevolezze e mai su instabili scelte emotive.
Del resto, la cameretta, lo abbiamo detto più volte, non può essere considerata purtroppo un semplice arredo “usa e getta” che si prevede di sostituire dopo qualche tempo, come molti oggi fanno, perché ciò comporta quasi sempre delle scelte economiche capaci di andare ad incidere pesantemente (e negativamente) sulla salubrità e sulla sicurezza degli ambienti dove vengono fatti vivere i bimbi. Quindi causa forza maggiore, si è costretti a fare “di necessità virtù”, andando a progettare la propria nuova cameretta con dei criteri stilistici e qualitativi che consentano di utilizzarla anche per molti anni, magari con un occhio sempre attento al portafoglio ma senza dimenticare mai chi sono i destinatari finali dei nostri sforzi economici e progettuali.
Non serve però preoccuparsi troppo di questo aspetto: nei nostri negozi ogni cliente può trovare professionisti molto preparati che, grazie alla loro enorme esperienza, possono davvero trovare soluzioni a problemi che da soli sarebbero difficili da risolvere. Le cose da sapere per progettare e realizzare una cameretta sono troppe per pretendere di farlo da soli o di farlo fare a personale inesperto che, in quanto formato spesso da semplici “venditori”, non potrà mai avere tutte le consapevolezze necessarie a portare a termine con risultati accettabili un lavoro così complesso. Per questo nei nostri negozi “La Casa Moderna” ogni fase produttiva e progettuale viene tenuta severamente sotto controllo, dalla scelta delle materie prime, fino ad arrivare alla progettazione personalizzata e all'istallazione presso le case dei clienti fatta da personale appositamente addestrato. Una vera e propria “catena del valore” che solo i migliori fornitori di arredamento sono capaci di garantire.
Benessere, salute e tranquillità sono un diritto di tutti. Sono quindi benefici che devono orientare necessariamente la scelta degli arredi, specie quando si parla di Camerette. In questo caso, la parola “sicurezza” dovrebbe rappresentare un “faro” da tenere nella massima considerazione da tutti i punti di vista.
La cameretta è infatti il luogo dove i nostri figli avranno probabilmente da vivere la maggior parte della loro vita e sarebbe per questo quantomeno insensato non pensare a questo aspetto durante tutta la fase di acquisto e del successivo uso. Il problema è però che, come abbiamo già avuto occasione di dire, la costruzione di camerette, essendo un processo “complesso”, composto da una serie davvero notevole di condizioni e situazioni, consente a chi non opera con un’opportuna cognizione di causa di porre in commercio prodotti con caratteristiche non proprio del tutto attinenti alla parola “sicurezza”.
Quando dunque una cameretta può dirsi davvero sicura? Innanzitutto possiamo dire che gli aspetti da tenere presenti quando si parla di questa tipologia di mobili, sono davvero molteplici e riguardano i materiali costruttivi, la costruzione, la progettazione, la posa in opera e l’uso. Per quanto riguarda i materiali è ovviamente indispensabile, come abbiamo già avuto occasione di vedere in questo articolo, che essi siano assolutamente atossici ed adatti ad un uso infantile. Nel caso si tratti di prodotti in laminato essi dovranno quindi essere “a bassa emissione di formaldeide”, cioè composti principalmente da pannelli di fibra di legno, tenuti insieme con collanti che non emettano nell’aria sostanze nocive. Le stesse caratteristiche dovranno averle anche le vernici che, nel caso alcune parti dei mobili da cameretta siano laccate, dovranno essere a base acquosa e dunque prive di solventi capaci di emettere odori e vapori potenzialmente nocivi e certificate per i giocattoli dei bambini, quindi sufficientemente resistenti alla saliva e all’abrasione.
Nella pratica, in merito alla “costruzione” di una cameretta, le norme di sicurezza che le aziende costruttrici dovrebbero seguire sono quelle che riguardano i giocattoli, con i vari marchi e le certificazioni relative che sono richieste quando vengono posti in vendita oggetti che verranno usati dai bambini. A tale proposito sono state pubblicate anche alcune norme specifiche (come ad esempio la UNI EN 747 "Mobili - Letti a castello e letti alti: Requisiti di sicurezza, resistenza e durata", come la EN 1129-2:1995 – riguardante i Letti ribaltabili o come la EN 1130-2:1996 concernente le Culle per uso domestico) che citano abbastanza precisamente quelli che sono i parametri che dovrebbero avere tali prodotti. Senza addentrarci nel “tecnico” e senza neppure cercare di descrivere la legislazione vigente, si può cercare di sintetizzare in poco spazio i criteri principali da tener presenti in merito: innanzitutto si può dire che una cameretta deve essere costruita in modo che non rappresenti in nessun caso un pericolo per i suoi piccoli utenti. E’ dunque opportuno che gli spigoli siano opportunamente smussati, almeno dove risultino pericolosi; che i cassetti ed i ripiani siano “antiribaltamento” e che le ante siano impossibili da staccare dal mobile che le ospita ad opera di un bimbo. Una normativa abbastanza stringente riguarda poi i letti a castello per i quali esistono regole costruttive ben precise.
Per quanto riguarda però l’uso di questi letti, è importante sapere che è sempre opportuno far dormire in alto un bambino di almeno 4/5 anni, in modo che esso sia in grado di scendere autonomamente dalla scala, anche nel caso in cui si svegli durante la notte, senza il benché minimo pericolo. I letti a castello sono naturalmente da sconsigliarsi a chi soffre di insonnia o epilessia per i quali è preferibile predisporre una cameretta con letto a terra classico. Tali letti devono poi possedere obbligatoriamente delle protezioni, chiamate dispositivi anti-caduta, che sono fatti per evitare accidentali e pericolosi “capitomboli” durante la notte. Le protezioni in questione devono superare l’altezza del materasso di almeno 16 cm ed essere sufficientemente larghe da salvaguardare la persona per l’intera lunghezza del letto, lasciando eventualmente libero l’accesso, qualora la scaletta richieda tale spazio di ingresso.
Da non dimenticare il fatto che, in qualsiasi luogo si decida di posizionare il letto, esso deve essere necessariamente ben servito di una luce o di un interruttore tale da permettere di muoversi anche in piena notte. Questo aspetto evidenzia anche quanto stia nella “progettazione” la principale fonte di sicurezza di una cameretta. Questa deve essere quindi svolta con rigore e cognizione di causa da personale veramente preparato il quale, confrontandosi sempre con le norme di riferimento prima della messa in opera di un nuovo progetto, avrà modo di utilizzare anche la propria personale esperienza allo scopo di salvaguardare i propri piccoli clienti. Quindi, oltre a rispettare le normative sui dispositivi di sicurezza, il professionista dovrà opportunamente considerare anche le misure minime di distanza tra i vari elementi della cameretta e la disposizione consigliabile nella stanza a questo scopo.
Da non sottovalutare poi la scelta della giusta rete a doghe e del materasso più adatti, per permettere ai bambini di dormire comodamente e di non avere problemi di salute (soprattutto per quanto riguarda la schiena) durante la crescita.
Come visto in precedenza, le camerette “La Casa Moderna” sono sicure per i bambini anche perché vengono realizzate sempre con materiali 100% atossici e utilizzano solo ecopannelli di classe E1 a bassa emissione di formaldeide come disposto dal Decreto Ministeriale 10/10/2008. Questa tipologia di pannelli e realizzata con legno proveniente da piantagioni rinnovabili. Nel caso si decida di corredarle poi con parti laccate, esse vengono tinte con vernici all’acqua, composte prevalentemente da resine di derivazione vegetale che garantiscono la sicurezza dei bimbi. Le laccature sono realizzate con vernici all'acqua, per il massimo rispetto degli impatti ambientali. E' il frutto di un preciso impegno a favore dell'ambiente ma anche di una costante attenzione alla qualità della vita e della salute dei nostri consumatori e dei bambini.
Fin già da molto prima della pubblicazione del proprio Ecobook (gennaio 2011),La Casa Moderna punta a coniugare innovazione, altissima qualità e basso impatto ambientale nella realizzazione e nella commercializzazione dei propri arredi. La nostra scelta di puntare sulle vernici ad acqua per creare laccature colorate per le camerette, ha dunque anticipato di gran lunga la crescente ed attuale sensibilizzazione in tema di rispetto dell'ambiente.
Le vernici all'acqua e i pannelli ecologici infatti tutelano le persone: sia chi lavora con questi materiali, sia chi vive a contatto con tali prodotti. Garantiscono al tempo stesso garantiscono eccezionali risultati estetico-qualitativi e ottima resistenza chimico-fisica della finitura e del materiale stesso.
Abbiamo cercato in questa articolo di formulare una serie di consigli che sono soprattutto frutto dell’esperienza fatta in molti anni di professione all’interno dei nostri negozi “La Casa Moderna”.
Speriamo che la nostra guida su come scegliere un letto imbottito ti abbia fornito le informazioni necessarie per prendere una decisione consapevole e soddisfacente. Presso Griva Arredamenti, siamo pronti ad aiutarti a realizzare arredamento su misura.
Ti invitiamo a visitare i nostri showroom di Pinerolo e Torino, dove potrai scoprire di persona la qualità e l’eleganza dei nostri mobili. Potrai toccare con mano i materiali, valutare le soluzioni di spazio e ottenere consigli personalizzati dai nostri esperti.
Se hai domande o desideri ulteriori informazioni, non esitare a contattarci. Saremo felici di fornirti tutte le risposte di cui hai bisogno dai nostri esperti interior designer.