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04/05/2023

ARMADI & CO.: PIÙ DI TRENTA VERSIONI TUTTE NUOVE E ORIGINALI, PER ARREDARE LA TUA CAMERA CON BRIO ED ELEGANZA

Indice contenuti

L’armadio, tutti lo sanno, è uno dei mobili che più crea preoccupazione a chi deve inserirlo nei propri ambienti. Del resto si tratta quasi sempre dell’oggetto più voluminoso di tutta la casa e per questo il suo posizionamento è spesso frutto di attente riflessioni. Oggigiorno poi, le dimensioni delle case sono spesso sempre più ridotte mentre, per assurdo, le dimensioni degli armadi di cui si sente di aver bisogno sono sempre maggiori. Tale paradosso è probabilmente dovuto alle usanze a cui ci hanno abituato il benessere, un certo tipo di “consumismo” e la recente globalizzazione del commercio, a causa dei quali, siamo sempre più sollecitati ad acquistare prodotti d’abbigliamento all’ultima moda, a prezzi davvero molto convenienti. La verità che ne viene fuori, in ultimo, è che in casa c’è sempre bisogno di maggiore spazio interno agli armadi e questo comporta l’inserimento di “volumi” che spesso non si confanno con le misure delle stanze in cui vengono alloggiati. In questi casi l’unica cosa davvero conveniente da fare è quella di cercare un compromesso fra lo spazio interno del mobile e il suo ingombro, facendo però tantissima attenzione all’estetica del manufatto.

Eh sì, perché per strano che possa sembrare, l’estetica degli armadi ha assunto nel frattempo un’importanza davvero notevole.

Eppure, in fin dei conti, non dovrebbe essere nemmeno necessario dedicare così tanta attenzione all’esterno di un mobile che, come appunto avviene per un armadio, nasce con una specifica esigenza di contenimento. Fatto sta che però non si può più fare realmente a meno di un bell’armadio, tant’è vero che questi grossi e ingombranti compagni “notturni” ci sono diventati amici sempre più indispensabili.

E vediamoli dunque questi “famosi” armadi, vediamo le novità che li caratterizzano, vediamo quali sono le loro peculiarità più salienti e innovative e vediamo, soprattutto, quali sono i motivi per cui è opportuno scegliere un armadio rispetto ad un altro. Facciamo questo attraverso un excursus “casuale” che cercherà di essere più completo ed esauriente possibile, senza però avere l’ambizione di rappresentare davvero tutte le tipologie di armadio esistenti in commercio, ma sicuramente quelle più diffuse e gradite dai nostri clienti.

L’armadio anta liscia con vano a giorno

Quando si pensa ai modi più logicamente plausibili per ottenere un “alleggerimento” dei volumi di un armadio, quello di dotarlo di un grande vano a giorno è senza dubbio fra questi. In queste foto è possibile ammirare infatti come, dotando un semplice armadio ad anta liscia di elementi progettuali specifici ed originali -tipo il grande elemento aperto che si staglia al centro della struttura qui fotografata- è possibile ottenere dei risultati estetici davvero importanti, anche se in presenza di grossi volumi. L’armadio in questione fa parte della Collezione La Casa Moderna ed è caratterizzato da delle ante lisce, laccate in uno fra gli innumerevoli colori disponibili, e dotate di una maniglia “a gola” che attraverso un piccolo incavo verticale posto al profilo dell’anta, permette l’apertura dell’armadio. L’originalità della composizione sta, come abbiamo detto, nel modulo aperto che ne costituisce la parte esteticamente più evidente. Esso è formato da un “ponte” superiore, costituito da tre ante di un’altezza di circa un metro, le quali fanno da coronamento ad un ampio pannello-schienale su cui è applicato un elemento scrittoio-toilette, fornito di cassetti e di simpatici vani a giorno. L’innovazione di questo progetto non sta però nell’utilizzo di un piano di lavoro o appoggio disposto al centro dell’armadio, bensì dall’uso del colore che viene fatto in maniera da rendere evidente e particolarmente piacevole l’effetto complessivo.

In realtà il pannello schienale può essere utilizzato anche per appoggiarvi davanti un vero e proprio scrittoio, magari antico o di design, così come per alloggiarvi un comò o una cassettiera. In questi casi quello che è importante infatti non è tanto l’utilizzo che si farà del vano, bensì il valore estetico “proprio”, che esso è capace di assumere all’interno della composizione. Del resto non vi è alcun dubbio che, nella maggior parte dei casi, questi spazi aperti vengano inseriti all’interno degli armadi soprattutto per diminuirne l’impatto visivo e per renderli piacevolmente più originali. E’ per questo che l’utilizzo di un colore particolare “in contrasto” rende il progetto complessivo così piacevole e accattivante. Si tratta soprattutto di attrarre l’occhio, catturare lo sguardo di chi osserva il mobile, distrarlo da quella che è l’imponenza del volume dell’armadio ed allo stesso tempo stabilire in esso una precisa classifica di elementi caratterizzanti che, ordinati per importanza, contribuiscano tutti ad ottenere un effetto sicuramente diverso da quello che si avrebbe osservando un normale contenitore ad ante.

Proviamo adesso ad immaginare un posizionamento che possa rappresentare l’ideale collocamento di un mobile di questo tipo. Andando ad esaminare la struttura più nel particolare potremo accorgerci che essa è formata, da un lato, da un armadio a 4 ante uguali di una larghezza di circa 50 cm ciascuna, mentre dal lato opposto essa è caratterizzata da una semplice coppia di ante di ugual misura. Questi due moduli laterali, raggiungono una misura complessiva di 3 metri, la quale corrisponde dunque ad una normale armadio a 6 ante da camera matrimoniale. A questi tre metri è però necessario aggiungere le tre ante che formano il ponte che sovrasta il vano a giorno: esse misurano circa 50 cm ciascuna e portano l’armadio a misurare dunque 450 cm in totale. Le dimensioni medie di una camera matrimoniale vanno solitamente dai 20 ai 25 metri quadri e ciò consente solitamente di poter contare su “pareti armadio” che variano dai 400 ai 450 cm in larghezza, proprio come l’armadio in questione.A proposito di altezza, quella dell’armadio fotografato è ad esempio di 260 cm, tale cioè da poter essere tranquillamente inserita all’interno di stanze di 270 cm. Quest’ultima è la dimensione minima di altezza considerata dalla maggior parte dei regolamenti comunali; per questa tipologia di mobile sono però disponibili numerose altre altezze che vanno solitamente da un minimo di 230 cm ad un massimo di tre metri. Un’ultima osservazione riguarda le maniglie: negli armadi ad anta liscia come questo, infatti, il design minimalista che contraddistingue tale tipo di progetto, fa sì che si debbano per forza scegliere delle aperture capaci di non inficiare l’effetto sobrio e rigoroso del mobile stesso. A questo scopo è stato deciso di fornire gli sportelli di alcune piccole “fresature”, le quali formano delle “nicchie” in cui sia possibile inserire le punte delle dita per aprire le ante. Esse possono essere posizionate sia nell’anta di destra che di sinistra in maniera da rendere più comoda l’apertura chiunque utilizzi questo tipo di armadio. Un modo come un altro per unire la funzionalità all’estetica di un prodotto d’arredo.

 

Armadio anta liscia con elemento laterale libreria

Rimaniamo nel mondo degli armadi “anta battente” con questa versione di armadio liscio dal gusto sobrio ed elegante. Come ogni armadio che si rispetti anche questo è infatti un compromesso fra estetica e praticità che ha uno scopo ben preciso: ottimizzare gli aspetti funzionali e contenitivi, unendoli con quelli prettamente estetici.Partiamo dalle sue dimensioni, le quali sono per questo armadio piuttosto generose, soprattutto se raffrontate a quelle medie di una camera matrimoniale. Il mobile in questione misura infatti 440 cm di larghezza ed è formato da 8 ante di armadio e da un elemento a giorno di circa 40 cm di profondità. La sua misura lo rende adatto ad ambienti molto ampi, che possiedano pareti libere sufficientemente grandi da essere riempite con armadi di queste dimensioni. E’ però assolutamente indispensabile sapere che gli armadi moderni consentono una ampissima possibilità di personalizzazione ed è dunque facilissimo adattarli ad ogni misura. Questa soluzione, ad esempio, può essere particolarmente adatta a quegli ambienti in cui il volume dell’armadio si avvicina troppo alla porta o a quelli in cui è necessario in qualche modo “abbellire” il suo profondo ed imponente “fianco laterale” parrebbe troppo evidente a chi lo osserva. Per risolvere questo specifico tipo di problemi è infatti previsto l’utilizzo di comodi e begli “elementi terminali a giorno” (come quello mostrato in queste foto), i quali hanno proprio la funzione specifica di “decorare” in un certo senso l’armadio stesso, in modo da far apparire più lieve il suo ingombro.

La forma di questi elementi può essere molteplice e può variare sia nelle dimensioni che nelle sue caratteristiche funzionali, vi sono elementi laterali da armadio che possono avere delle ante chiuse e delle parti a giorno; ve ne sono di stondati e di rettangolari e ve ne sono alcuni dotati di fisionomie così interessanti ed originali da essere doverosamente citati in un articolo come questo. Lo faremo dunque più avanti, dovendoci adesso concentrare sull’elemento laterale oggetto di questa foto, è assolutamente indispensabile sottolineare la sua bellezza e la sua estrema utilità. Del resto basta fare un po’ di conti con la vita frenetica del mondo moderno e di quanto poco spazio essa ci riservi per il nostro relax e per i nostri hobby, come la lettura (che siamo quasi sempre costretti a praticare nei pochi tranquilli attimi di calma che precedono il nostro sonno), per rendersi conto della valenza di questo mobile. Dove potremo altrimenti posizionare i nostri libri, in una camera in cui non è previsto per loro nessun appoggio? Ecco che una soluzione come quella qui mostrata può divenire davvero indispensabile in certi casi. Si tratta infatti, né più né meno, di una capiente libreria, la quale nei pochi centimetri (circa 35/40) della sua profondità è capace di contenere centinaia di libri che altrove non potrebbero mai trovar posto.

Non è affatto detto però che una libreria debba per forza essere utilizzata esclusivamente per dei libri! Ed ecco infatti che la dimensione estetica dell’elemento assume una nuova valenza, soprattutto se la si considera come contenitore di oggetti decorativi, quali vasi, piante, sculture, collezioni e quant’altro possa contribuire ad abbellire e adornare un ambiente altrimenti piuttosto “scabro” come può apparire spesso una camera da letto. D’altronde abbiamo già detto più volte quanto possa risultare determinate l’estetica di un prodotto in qualche modo “semplice”, come può essere un armadio, nel progetto complessivo di una camera matrimoniale. Questo è un aspetto che va tenuto presente sempre perché, se esternamente ogni armadio può essere considerato sempre diverso a seconda dei tanti modelli disponibili in commercio, per quanto riguarda l’interno il ragionamento non è molto diverso.

Internamente infatti, anche se questo armadio mantiene in realtà il suo regolare aspetto, può essere fornito anche di accessori aggiuntivi come la cassettiera, i ripiani porta camicie, i servetti oleodinamici e tutto quanto possa essere utile a mantenere l’ordine all’interno della camera, in modo facile e piacevole.

E’ opportuno soffermarsi su questo aspetto, specie in relazione a quelli che sono gli utilizzi quotidiani di un armadio, i quali si basano spesso su esigenze molto differenti fra loro. La base di partenza è sempre l’abbigliamento, che bene o male è il vero protagonista di ogni armadio. A seconda delle proprie abitudini può cambiare la disposizione interna più adatta che è necessario fornire all’armadio che si intende utilizzare. Qualora ci si vesta, ad esempio, molto spesso con abiti che necessitano di essere appesi, si dovrà infatti adibire il nostro armadio con numerosi “pali” su cui appendere le grucce; qualora invece si prediligano vestiti più adatti ad essere riposti piegati, sarà necessario predisporre gli spazi dotandoli di numerosi cassetti e di altrettanti ripiani. Una cosa è da non sottovalutare a questo proposito: il fatto incontrovertibile che gli abiti riposti nei cassetti vengono maggiormente protetti dalla polvere mentre quelli riposti sui ripiani hanno bisogno di una protezione e di una pulizia maggiori perché sono ovviamente più soggetti ad essere contaminati dalla polvere. Un buon armadio è un mobile che è possibile adibire a seconda dell’esigenza dei padroni di casa e che è soprattutto possibile “modificare” col variare temporale dell’esigenze. Vi è poi la questione delle “stagioni”, argomento che, specie in un paese dal clima molto variabile come l’italia, risulta essere particolarmente sentito. Si chiamano per l’appunto in gergo proprio “stagionali”, quegli armadi la cui dimensione interna permette una suddivisione degli spazi tale da poter separare e riporre in maniera diversa gli abiti invernali da quelli estivi. Questa caratteristica è da tenere davvero molto in considerazione quando si progetta un armadio, perchè da essa dipenderà la facilità con cui si potrà ottenere la migliore pulizia e la conservazione degli abiti.

Ma torniamo per un attimo a parlare di “estetica” e riprendiamo in considerazione quelle che sono le caratteristiche che determinano la forma ed il colore del nostro mobile. Ogni armadio, d’altronde, potrebbe apparire uguale a mille altri se non fosse per quelle peculiarità specifiche che solo i grandi prodotti di arredo sono in grado di esprimere e di far apprezzare. In questo caso quegli elementi caratterizzanti sono due: il colore utilizzato per verniciare le superfici laccate dell’armadio e le sue maniglie. Per quanto riguarda il primo carattere, non si tratta che di una delle innumerevoli possibilità che offre la grande industria del mobilio italiana. Tecnologia, innovazione, valori che mixati con quella dose di esperienza e tradizione che non guasta mai, sanno dar vita a soluzioni sempre nuove e capaci di soddisfare centinaia di migliaia di consumatori in tutto il mondo. In questo caso stiamo parlando di una “laccatura opaca”, un tipo di verniciatura capace di donare al mobile un effetto morbido e setoso grazie a vernici all’acqua totalmente atossiche di ultima generazione. Sono finiture estremamente particolari e tecnologicamente avanzate che danno il loro meglio quando si tratta di riprodurre colori particolarmente intensi come il blu, estremamente originale, presentato in queste foto. Anche per le maniglie si è puntato all’originalità: non una maniglia esterna, sporgente ed in qualche modo “usuale”, ma nemmeno una comune “gola” verticale, bensì un incavo, scavato e ben progettato, che attraverso il suo semplicissimo design è capace di donare un’eleganza estrema a questo mobile così sobrio e rigoroso nelle sue linee. Per aprire questo armadio è dunque sufficiente inserire la punta delle dita all’interno di questo incavo e tirare l’anta verso di se. Se posizionata alla giusta altezza questa sorta di fessura sarà molto pratica da utilizzare e molto bella da vedere. Un particolare eclatante che non sfuggirà a coloro che pretendono, anche in arredi funzionali quali sono gli armadi, caratteristiche capaci di rendere piacevole la loro vista ed assolutamente irripetibile il loro design.

 

L’armadio battente ad ante miste, in vetro ed in legno

L’originalità, è una delle caratteristiche più ricercate da chi pretende di arredare la propria camera con un armadio che sia bello da vedersi e non ingombrante nel suo aspetto.

Proprio sulla scia di questo tipo di esigenza si è andata affermando da un po’ di tempo a questa parte una delle ultime mode più interessanti ed innovative in tema di armadi: quella di fornire il proprio mobile da camera di trasparentissime ante in vetro. A voler essere sinceri, questa tendenza non è proprio un vera novità, perché già negli anni 90 alcune importati aziende brianzole avevano iniziato a produrre degli eleganti “armadi in vetro”. A quel tempo però la mania dell’ordine e della pulizia dominava i criteri progettuali dell’arredo e per questo motivo gli armadi erano quasi sempre forniti di vetri satinati che non lasciavano trasparire il proprio interno. Non sarebbe mai stato tollerato il mostrare, a quell’epoca, l’interno di un contenitore così intimo come può essere il proprio armadio guardaroba! I tempi però cambiano e al giorno d’oggi, pur non essendo mutato in chi compera un armadio il desiderio di riporre i propri abiti in un luogo ordinato e pulito, nessuno si vergogna a far vedere i propri abiti ed a mostrare l’ordine in cui è capace di tenere le proprie cose. Vi è poi una ragione prettamente pratica: chi può dire di non aver mai trovato qualche difficoltà nello scovare i propri abiti, all’interno del suo armadio? Un armadio a vetro risolve questo problema egregiamente perché mostra sempre in maniera ben evidente la posizione degli abiti ed il loro colore, in modo da poterli scegliere ed abbinare immediatamente.

Per questi motivi, ecco nate le nuove bellissime ante trasparenti! Esse sono costruite utilizzando quale supporto degli eleganti e leggeri telai in alluminio che fungono da cornice per delle grandi lastre in vetro temperato ed infrangibile. Tali ante vengono poi applicate a delle normali scocche di armadio, aventi la tradizionale componibilità che caratterizza questa moderna tipologia di mobilia. La grande novità di questa gamma di armadi sta nel poter abbinare alle ante in vetro anche dei comodissimi moduli chiusi con delle ante in legno, senza incontrare alcun problema estetico o funzionale. Le ante chiuse, infatti, consentono da un lato di nascondere in qualche modo le cose che non si gradisce mostrare alla vista, mentre dall’altro, creano un certo tipo di “movimento” compositivo che regala al mobile un design originalissimo ed elegante. La versione qui mostrata, ad esempio, alterna quattro ante in vetro a due moduli chiusi, caratterizzati da uno splendido colore verde laccato opaco. E’ da notare come l’alternanza quasi casuale dei moduli risulti assolutamente piacevole alla vista, donando all’insieme una dignità stilistica davvero degna di nota. La libertà progettuale di questa tipologia di armadi è in effetti talmente ampia da consentire l’accostamento anche di altre tipologie di elementi, come il terminale laterale a giorno che è possibile osservare a destra di questa foto. Si tratta senza dubbio di un esempio abbastanza eclatante di come un mobile di per sé piuttosto “semplice” e per qualche verso quasi “banale”, come può apparire a volte un armadio, possa rivelarsi invece un prodotto d’arredo dotato di una grandissima personalità.

Armadio con vano libreria centrale

Spesso, se si vuole interrompere la monotonia di un grande armadio,non c’è niente di più facile da fare che inserirci proprio in mezzo una graziosa libreria. Essa potrà movimentare il disegno dell’armadio, ma potrà nel contempo essere senza dubbio utile per contenere dei libri o dei bei soprammobili. E se nella nostra camera ci fosse un “pilastro” a deturpare e ingombrare la nostra più bella e utilizzabile parete? Perché non ricoprirlo con un originale scaffale a giorno che sia capace di uniformare il design dell’armadio? Sono tanti in effetti i vantaggi che questo tipo di soluzione presenta; di certo bisogna avere a disposizione delle dimensioni tali da non doverci “pentire” per aver preferito destinare dello spazio a questa tipologia di elemento, piuttosto che sfruttare lo spazio per alloggiarvi un’ulteriore anta di armadio, ma con le giuste condizioni il risultato è davvero garantito. Si perché anche se in casa lo spazio contenitivo non è mai troppo e bisogna fare molta attenzione a sfruttarlo fino all’ultimo centimetro, è altrettanto importante fare in modo di non peggiorare gli ambienti con l’arredo, anziché migliorarli. Nel caso fotografato, ci troviamo a che fare con un armadio ad anta liscia composto da due gruppi di 4 ante ciascuno ed unito tramite il modulo a giorno oggetto delle nostre attenzioni. Nel caso specifico stiamo parlando di un armadio che è diviso in quattro moduli da circa un metro di larghezza su ciascuno dei quali insiste una coppia di sportelli. La misura complessiva dunque è pari a 450 cm: una dimensione di tutto rispetto che giustifica tranquillamente il divertente uso che viene fatto dello scaffale centrale a interrompere la composizione, ma che non è disponibile in tutte le camere da letto.

Quando ci si trova di fronte ad armadi di questa grandezza, in effetti, è abbastanza naturale cercare di pensare a soluzioni che consentano di limitare l’ingombro visivo che l’armadio produce e, proprio come in questo specifico caso, si cerca spesso di adottare colori chiari e di fornire il mobile di un design originale e variegato. Internamente sono armadi, che consentono una grande libertà compositiva e permettono senza problemi di inserire accessori che, magari, in altre situazioni sarebbero impossibili da introdurre. E’ il caso, ad esempio, del cassetto a doppia altezza che si vede in questa foto. Si tratta di un accessorio comodissimo che permette di contenere tutti quegli abiti che, una volta ripiegati, prendono molto spazio come le maglie ed i golf. Un accessorio di questo tipo se inserito in un normale armadio a sei ante può risultare addirittura d’impiccio, perché non consente di utilizzare lo spazio sovrastante per dividere l’armadio in due vani entrambi sufficientemente alti per contenere gli abiti appesi. Nel caso dell’armadio in questione, invece, la sua ampia larghezza permette tranquillamente di inserire qualsiasi tipo di accessorio, perché lo spazio risulterà comunque complessivamente sufficiente a contenere tutto ciò che un armadio deve essere in grado di accogliere.

Ma torniamo per un attimo a parlare di estetica: uno degli altri elementi salienti del mobile fotografato in queste immagini è senza dubbio costituito dalle sue maniglie. Si tratta, come nei casi precedenti, di una coppia di maniglie “ad incasso” per il cui utilizzo è necessario inserire le dita all’interno di un incavo. A differenza delle maniglie presentate nei precedenti armadi, ci troviamo però di fronte ad un incavo che è costituito da una solida fusione in metallo opportunamente sagomata che, tramite una opportuna lavorazione, viene inserita all’interno del profilo dell’anta e laccata con lo stesso colore del mobile o con un colore differente. Le maniglie ad incasso sono un tipo di accessorio funzionale molto in voga in questi ultimi anni. La loro ampia diffusione è probabilmente dovuta al minimalismo preminente che, disprezzando ovviamente tutto ciò che “sporge” e che ingombra la visuale degli oggetti d’arredo, apprezza moltissimo le linee pulite che questo tipo di guarnizione è capace di esprimere. La maniglia ad incasso nasce dunque un po’ con lo scopo di “sparire” all’interno del progetto complessivo, diventando parte integrante dell’oggetto a cui è applicata.

 

Armadio con nicchie multi-funzioni

Cambia il modo di abitare la propria casa e con esso cambia di conseguenza il modo di acquistare i prodotti d’arredo. Non si va più semplicemente alla ricerca del miglior rapporto qualità-prezzo, ma si cerca di percorrere principalmente due strade, quella del miglior prezzo possibile (e per questo ci sono le apposite strutture commerciali della GDO Grande Distribuzione Organizzata) oppure quella, al contrario, attraverso la quale soddisfare il più possibile le proprie esigenze, sia dal punto di vista funzionale che estetico. Quando si parla di armadi questo assioma quasi matematico salta prepotentemente agli occhi perché ci si trova di fronte a persone che decidono di acquistare l’armadio più economico che sia possibile trovare (dato che non è per loro interessante altro che la sua funzione), e di fronte invece a sempre più persone che, pur di avere un armadio dal design unico e ricercato e dalla perfetta razionalità di utilizzo, sono disponibili a investirci anche molto denaro. Facendo un po’ di attenzione al proprio progetto d’arredo però è oggi possibile realizzare armadi eccezionalmente belli e funzionali anche con budget molto contenuti. E’ questo il caso dell’armadio qui fotografato, il cui design funzionale è stato risolto attraverso due efficienti nicchie capaci da un lato di interrompere l’invariabilità tipica di una armadio guardaroba, e dall’altro di permettere usi alternativi di questa importante tipologia di mobilia.

Quanti di noi si sono lamentati di non possedere uno spazio in camera, dove poter posizionare un grande specchio o un comodissimo servo-muto? Dunque perché non trasformare queste esigenze in un vero e proprio progetto d’arredo che sia capace di coniugare design e praticità in un unico prodotto? La nicchia funzionale proposta in questa foto è un esempio abbastanza evidente di come interventi da considerarsi a prima vista quasi banali, riescano invece ad assumere un grandissimo valore progettuale, se posti all’interno di un percorso funzionale ben congegnato. Questo che vediamo, in effetti, non è infatti altro che un vano aperto realizzato in un’essenza di legno che fa risaltare il proprio colore rispetto a quello del resto dell’armadio; In tale vano sono stati poi inseriti sia un grande specchio che un piccolo palo appendiabiti da utilizzarsi come servo-muto. Il vano in questione misura un metro per due ed è fornito di una illuminazione interna dedicata che fa risaltare tutta la sua originalità all’interno dell’armadio che completa. Tale nicchia fa da contraltare ad un altro vano, di forma stavolta più quadrata, il quale può essere utilizzato -a seconda di come lo si attrezza- sia come libreria che come una sorta di “alcova” da usare per sedersi. Le dimensioni, il posizionamento e le proporzioni delle due nicchie sono volutamente molto diverse fra loro, per far sì che esse riescano a stagliarsi ed a rendersi ben evidenti all’interno della parete unica ed uniforme che altrimenti formerebbe l’armadio. Quest’ultimo, in se, non è una delle versioni più semplici e minimali che possa trovare in vendita chi desidera un mobile guardaroba moderno. Con le ante lisce, laccate in un colore grigio molto tenue, l’armadio in questione è fornito di una componibilità tale da renderlo però progettabile per ogni ambiente senza alcun problema costruttivo. Osservando attentamente la foto panoramica dell’oggetto, si può notare come esso sia composto da elementi di 50 cm (corrispondenti ad un’anta) e da elementi di un metro (corrispondenti a due ante), intervallate a sua volta da moduli più stretti. La sua altezza può variare dai 230 ai 260 cm mentre la sua larghezza è componibile all’infinito, a seconda dello spazio disponibile.

Nel complesso è l’utilizzo delle nicchie il fattore davvero saliente per il design dell’armadio. Grazie ad esse la composizione risulta infatti mossa e variegata, mai priva di eleganza e di ricercatezza e con una sua precisa collocazione di stile.

Le speciali maniglie sono presenti sulle ante di questo armadio, le quali, al fine di mantenere il design di questo armadio più liscio e minimale possibile, sono state costruite con uno speciale meccanismo “a scomparsa” che permette di nascondere il loro profilo nello spessore delle ante. Realizzate in fusione di alluminio, queste maniglie vengono inserite all’interno degli sportelli tramite degli speciali macchinari e verniciate con lo stesso colore dell’armadio o con altri colori. Il meccanismo che esse contengono è semplicissimo: si tratta di una lamina metallica che viene agganciata ad una molla. Premendo questa lamina nella parte alta della maniglia, essa si solleva in basso e permette di inserire dentro la nicchia le dita. Una volta rilasciata, la lamina torna al proprio posto, mimetizzandosi perfettamente con il frontale dello sportello. In questo modo, l’armadio apparirà privo di qualsiasi orpello, pur mantenendo integre le proprie caratteristiche funzionali. Quello della funzionalità è infatti uno degli aspetti da tenere nella massima considerazione in un armadio. Del resto un armadio è fatto per “contenere”, ma anche per rendere facilmente disponibili ed accessibili gli abiti e gli oggetti che esso contiene. Qualora si decidesse, in nome del design complessivo dell’armadio, di sacrificare in qualche modo la sua funzionalità si rischierebbe di fare davvero un grande errore. Come abbiamo detto più volte, qualsiasi arredamento deve essere sempre basato su di un giusto compromesso fra estetica e praticità e, anche se non è sempre facile far coincidere i due aspetti, deve essere in ogni caso compito del designer quello di consigliare al meglio i committenti e progettare gli arredi in modo da far confluire in essi sia le esigenze prettamente estetiche che quelle squisitamente funzionali. E’ un lavoro che noi dei negozi La Casa Moderna facciamo da sempre con passione e i nostri tanti clienti soddisfatti ne sono la prova più eclatante.

Armadio in pendenza per mansarda o per soffitto “a tetto”

Sarebbe stato incompleto, questo articolo, se non avessimo parlato anche di quella tipologia di armadio così particolare da essere annoverata fra la categoria dei mobili “problematici”, quelli cioè che obbligano spesso i padroni di casa a esercitarsi in complicati progetti di arredo.

In effetti non sono pochi i casi in cui ci si trova ad arredare stanze di questo tipo. Si tratta per lo più di ambienti che necessitano dello sfruttamento di pareti in cui il soffitto è posto in pendenza, come le mansarde o quelle stanze poste in case dove non è prevista la soffitta.

Il soffitto in pendenza crea sempre il problema del posizionamento di un armadio di forma rettangolare perché costringe a abbassare la struttura del mobile quel tanto che basta da impedire al suo spigolo più alto di andare a impattare con il punto più basso del soffitto. Per evitare questo problema si creano solitamente degli elementi singoli o doppi di forma regolare a cui si applicano delle ante tagliate in modo da seguire la pendenza del soffitto. Per adottare questo tipo di costruzione è però indispensabile considerare opportunamente i raggi di apertura delle ante, in modo da evitare che le stesse vadano a picchiare nel soffitto quando si tenta inutilmente di aprirle. Nel caso si decida di usare dei moduli “doppi” (cioè a doppia anta), di larghezza di circa 90/100 cm, si è obbligati per il suddetto motivo a fornire gli armadi di ante con apertura “a soffietto”, incernierate nel lato più alto del modulo, in modo che le ante aprendosi non sbattano nel tetto. Nel caso si desiderino invece delle ante con normale apertura a battente, si è costretti forzatamente a optare per delle aperture rivolte tutte dal solito verso (o tutti gli sportelli con apertura a destra o tutti con apertura a sinistra) in modo da permettere le aperture di ogni anta singola. Questo piccolo stratagemma consente lo sfruttamento praticamente completo delle pareti in pendenza perché riesce a rendere usufruibile perfino il piccolo triangolo che si trova sopra al modulo interno rettangolare, sopra il quale sarà possibile appoggiare oggetti e suppellettili.

Armadio con “vano passa-porta” e cabina angolare

Sempre parlando di “mobili problematici” e di ambienti che necessitano di progetti particolari, eccoci arrivati ad un’altra delle situazioni che obbligano ad adottare soluzioni “su misura”, perfino in camera da letto.

Quante volte infatti ci si trova di fronte a pareti che sarebbero perfette da sfruttare per alloggiarci un bell’armadio guardaroba a tutta altezza, ma che si è costretti ad ignorare a causa di una porta che vi è piazzata, magari proprio nel mezzo. Anche in casi come questi nei negozi La Casa Moderna è possibile trovare soluzioni realizzate “ad hoc” in grado di risolvere in maniera semplice ed economica ogni tipologia di problema. Quella fotografata è ad esempio una soluzione di armadio che ingloba al suo interno un vano passante, realizzato esattamente in corrispondenza di una porta. Questa soluzione viene progettata e realizzata ogni volta “su misura” e permette di costruire sia moduli sopra-porta (come quello dell’armadio fotografato), sia armadi divisori bi-facciali, dotati di aperture passanti in grado di dividere, lasciando allo stesso tempo in comunicazione i due ambienti creati nella stessa camera. L’armadio in questa immagine è composto partendo da due elementi laterali posti a destra della composizione, che formano un mobile a 4 ante di circa 180 x 260 cm di altezza. Spostandosi verso sinistra è possibile vedere, appunto, il vano passante, che è realizzato “su misura” con dimensioni corrispondenti a quelle della porta esistente che, in questo caso, serve per accedere ad una piccola stanza studio/multifunzione. Questo vano è realizzato grazie ed un elemento “a ponte” a due ante, di un altezza di circa ottanta centimetri, tramite il quale è possibile superare la larghezza del vano porta, congiungendo la parte destra dell’armadio con quella a sinistra della porta.Dopo il vano sopra-porta infatti l’armadio prosegue con un elemento singolo ad un’anta che si unisce con una splendida cabina armadio angolare. Questo mobile è una vera e propria miniera di spazio: con le sue generose dimensioni (120 x 120 cm) è capace di contenere due vani soprapposti angolari, fatti apposta per contenere tantissimi abiti appesi.

La grande funzionalità di questo tipo di angolo sta nel fatto che le due ante, poste in maniera trasversale in confronto al resto dell’armadio, una volta aperte permettono una perfetta visuale del contenuto. Quel tanto che basta da rendere questo tipo di mobile un vero “must”, desiderato da tutti coloro che hanno a disposizione ampi spazi per alloggiare il proprio armadio. Da notare, in questo specifico caso, è anche l’apertura “a soffietto” delle due ante che coprono l’armadio ad angolo. Quest’ultime funzionano tramite un meccanismo scorrevole che permette di trascinare le due ante -unite da alcune cerniere- verso un lato o l’altro dell’armadio, in modo da ottenerne la massima apertura. Tale tipo di meccanismo è possibile da avere sia negli angoli (come in questo esempio) sia negli armadi dritti. E’ un tipo di apertura che si presta in special modo ai casi in cui si ha bisogno di ottenere delle aperture uniche su vani molto grandi. Se infatti si deve chiudere un armadio di 180 o 200 cm, con le ante “normali” si sarebbe costretti a suddividere le aperture in due vani separati. Con le ante a soffietto questo piccolo problema può essere facilmente superato: un soffietto aprirà due ante verso destra, un altro aprirà le altre due ante verso sinistra ed in questo modo sarà possibile avere completamente sott’occhio un unico vano da 180 cm o due metri.

Proseguendo con la descrizione dell’armadio in foto, è importante segnalare anche come, con questo tipo di modulistica “su misura”, sia possibile facilmente comporre dei grandi armadi ad angolo, anche in presenza di cabine spogliatoio come quella mostrata. Dopo la stessa cabina infatti l’armadio della foto si sviluppa verso sinistra con modulo ad anta doppia della larghezza di circa un metro e si conclude con un elemento terminale a giorno ad uso libreria. Certo, è da considerare il fatto che, per poter adibire un armadio così grande, è necessario avere lo spazio sufficiente. Uno dei tanti vantaggi di chi acquisita nei negozi La Casa Moderna è però quello di poter vedere personalizzati per i propri ambienti (e per i propri gusti) ogni prodotto d’arredo. Sarà quindi molto facile per noi accontentare, con questa tipologia di armadio, anche chi possiede spazi molto ridotti.

 

Armadio con piccole nicchie colorate

C’è “modo e modo” per arredare una casa, così come c’è “modo e modo” per acquistare un bell’armadio guardaroba. D’altronde cosa ci sarebbe di più semplice che controllare le misure della parete e poi recarsi in uno dei tanti “falansteri” colorati che nel mondo vendono mobili “al chilo”, per acquistare uno dei tanti banalissimi armadi disponibili? Peccato però che dopo poco tempo si sarebbe costretti a smontare il nuovo acquisto ed ad accostarlo accanto al cassonetto più vicino a casa, in attesa che avvenga il ritiro dei rifiuti ingombranti, perché ci siamo accorti della poca avvedutezza che abbiamo utilizzato nel suo acquisto.

Invece c’è un mondo di opportunità, di soluzioni, di idee e di progetti, che a volte è addirittura difficile immaginare per chi si limita ad acquistare il primo mobile che gli capita di vedere a buon prezzo. E’ questo il tipo di ragionamento che fanno coloro che si rivolgono ai negozi La Casa Moderna, i quali, oltre che bei mobili vendono delle gran belle idee. Come abbiamo visto più volte in questo articolo infatti non c’è nulla di più pericoloso, nell’acquistare un armadio, di mettersi in casa un mobile insipido e monotonamente noioso. L’armadio qui fotografato non ha invece sicuramente nulla di scontato, di banale o di mediocre.

La sua superficie frontale liscia, verniciata con una lacca di un bel colore chiaro, è stata infatti interrotta da tre piccole nicchie, laccate anch’esse, ma stavolta di un “blu china” particolarmente evidente. Questo tipo di soluzione però non è realizzabile con tutte le tipologie di armadio esistenti in commercio, perché è bensì specifica di questo modello, la cui componibilità è talmente vasta da consentire anche composizioni così articolate e originali.

Le piccole nicchie infatti sono una parte strutturale dell’armadio che, attraverso degli speciali procedimenti, può ricevere una verniciatura di colore differente rispetto al resto del mobile.

L’uso di questi piccoli vani è prettamente decorativo e serve sopratutto a interrompere la monotonia tipica di ogni armadio; è divertente però immaginare per ognuno di essi un uso “speciale” che sia utile a valorizzare la loro presenza e a far sì che l’armadio stesso ne subisca beneficio. L’armadio in questione è composto da ante da 60 cm e ciò significa che le nicchie blu in esso create, variano la loro larghezza dai 56 ai 114 cm, a seconda se corrispondono al vano singolo o doppio. Sono però disponibili anche vani di larghezza diversa che dipende dalla “partitura” che si intende dare all’armadio. Un discorso a parte merita l’altezza per la quale è prevista una misura minima di 32 cm fino ad un massimo di 96. Questo grande assortimento permette il variare delle dimensioni dei singoli vani, tanto da consentire quasi un “gioco” con il quale sia possibile alternare molto le proporzioni delle singole nicchie. E’ questa disponibilità di proporzioni e dimensioni la chiave dell’utilizzo di questo sistema di costruzione dell’armadio. Attraverso tale componibilità è facile disegnare prospetti capaci di emozionare e di rendere piacevole ogni grande superficie verticale.

Anche in questo caso infatti, si tratta in verità di un armadio molto liscio e moderno che, essendo oltretutto dotato di piccolissime maniglie “a scomparsa” potrebbe davvero “sparire” una volta posizionato nella parete per la quale è stato progettato. Questa è senza dubbio una possibilità, ma per chi desiderasse che il proprio armadio non fosse solo un semplice contenitore, ma che diventi invece un vero e proprio oggetto d’arredo, capace da solo di abbellire e decorare l’ambiente, ecco che soluzioni progettuali nuove ed originali, come quella qui mostrata,  possono rivelarsi davvero molto utili.

Armadio ad angolo con spigoli stondati

La qualità di un mobile può dipendere da tanti fattori: la bontà delle materie prime con cui è costruito, le caratteristiche dei procedimenti produttivi con cui è realizzato, la qualità del progetto con cui è ambientato e senza dubbio, l’originalità del suo design. A proposito di quest’ultimo è senz’altro da segnalare il progetto che sta dietro a questo armadio, così importante ed originale, che è mostrato in foto. Si tratta di un vero e proprio sistema componibile “su misura” al centimetro, che annovera fra le sue molteplici possibilità di personalizzazione anche la facoltà di dotarsi di splendidi elementi stondati con i quali comporre sia gli angoli che i moduli terminali. In realtà la possibilità di ambientazione e adattamento di questo tipo di mobile è la stessa che si può trovare in molti altri prodotti La Casa Moderna: altezza e larghezza componibile “su misura”, disponibilità di tantissimi accessori, possibilità di inserimento di elementi speciali, come angoli terminali, ponti, vani a giorno e di tutto ciò che può trasformare un banale armadio in un grande prodotto d’arredo. La forma “speciale” che viene data ad alcuni elementi caratteristici di questo specifico mobile è però tale da renderlo annoverabile fra quei prodotti d’eccellenza che si possono trovare solo in alcuni selezionati punti vendita; come in quelli La Casa Moderna.

Si tratta, nello specifico di questo esempio, di un armadio con finitura laccata realizzato su di una struttura in laminato a cui sono applicate delle ante lisce. La finitura verniciata delle ante permette la realizzazione di alcuni sportelli “speciali” che vengono ottenuti grazie a particolari procedimenti di “curvatura” dei pannelli di fibra di legno che li costituiscono. Attraverso tale lavorazione questi pannelli, originariamente perfettamente dritti subiscono, attraverso dei macchinari, una pressione concentrica che li fa arrivare ad assumere la forma che si vede in queste immagini. L’angolo terminale con ante curve qui mostrato, ad esempio, misura 60 x 60 cm e può contenere sia piccoli appendiabiti che comodi ripiani. La forma e la proporzione di questo terminale lo rende particolarmente adatto a quegli ambienti in cui l’armadio è posto in prossimità di una porta o di una finestra. La forma curva dell’elemento, infatti, riduce l’impatto visivo che potrebbe causare l’imponenza di un normale fianco da armadio (specie nelle sue altezze maggiori, come il 260 cm) e rende l’armadio più bello e meno ingombrante. Interessantissima da questo punto di vista, è anche la presenza di due ante, anziché una, usate per chiudere tale elemento. Il fatto di essere montate in coppia sullo stesso elemento, non è affatto casuale per questo tipo di ante. Il sistema di apertura a battente infatti prevede negli armadi di moderna concezione la costruzione di sportelli che, grazie alle loro speciali cerniere in acciaio, si chiudono automaticamente una volta che vengono spinte verso l’armadio stesso. Tale tipo di chiusura automatico potrebbe causare delle distorsioni nelle ante curve, per questo motivo se ne riduce la larghezza in modo da non rischiare che, con l’andare del tempo, gli sportelli curvi vedano variare la loro forma originale a causa dell’umidità o del microclima degli ambienti ove sono posizionati. A livello estetico inoltre, questo tipo di suddivisione in due piccoli sportelli, crea un effetto ottico molto piacevole di ulteriore riduzione degli spazi, a tutto vantaggio dell’estetica dell’armadio che in questo modo apparirà ancora più snello e bello a vedersi.

L’altro elemento speciale di questa tipologia di mobile è senza dubbio l’angolo. Di armadi ad angolo abbiamo già parlato e parleremo a lungo in questo articolo a proposito del loro facile utilizzo e della possibilità che offrono a chi li acquista nel sfruttare degli spazi, altrimenti impossibili da utilizzare al meglio. In realtà come abbiamo visto e che ancora vedremo, ci sono tanti modi per poter utilizzare lo spazio dell’angolo in un armadio guardaroba. Fra questi vi è la versione classica che prevede la costruzione di un elemento “a elle” su cui insistono due ante, e poi vi è quello di forma “trapezoidale” che forma una sorta di spogliatoio e di cui abbiamo avuto modo di parlare alcuni paragrafi fa.

Quello in versione “curva” può essere tranquillamente considerato come una via di mezzo fra queste due ultime tipologie di armadi ad angolo.  Esso infatti occupa uno spazio inferiore, rispetto a quello che potrebbe occupare una cabina ad angolo, ma offre un po’ di spazio interno in più, rispetto a quello che è disponibile in un normale armadio ad angolo. Vi è poi da considerare, ovviamente, la valenza estetica di questo tipo di modulo. Del resto, non tutti gradiscono nelle proprie camere la presenza di spigoli vivi o di elementi tagliati a trapezio, che in qualche modo creano superfici verticali oblique rispetto al parallelismo delle pareti. Per questo motivo l’angolo curvo è molto gradito da tanti clienti, anche in considerazione del fatto che attraverso le due sue ampie ante, una volta aperto, è possibile godere di una visuale completa del suo interno. L’armadio in questione è disponibile in tre altezze (230, 245 e 260 cm circa) e può essere laccato in qualsiasi colore. Quello della foto è realizzato con un tenue color canapa, però un armadio di questa importanza può essere tranquillamente verniciato con ogni tipo di colore -dai più chiari e brillanti, ai più scuri ed eleganti- a seconda dell’ambiente e dell’abbinamento di toni che il resto dell’arredamento e della decorazione richiedono.

Un altro aspetto interessante di questo armadio è senza dubbio quello relativo alla sua grandissima versatilità. Le ante curve, infatti, non sono che uno fra i tantissimi tipi di chiusura e di modulistica disponibili per questa tipologia di mobile. Vi sono anche per questo armadio ante a battente, a soffietto, moduli a giorno, moduli terminali a trapezio, a giorno e qualunque altro tipo di anta esistente attualmente in commercio a proposito di armadi “laccati” moderni.

L’ennesimo esempio di come un progetto, se ben realizzato, si trasforma sempre in un eccellente prodotto di arredo.

 

L’armadio “a specchio”

Se si considera l’arredamento non come una componente meramente funzionale della casa, bensì come una parte integrante di essa capace di modificarne sostanzialmente l’estetica, si può allora certamente parlare anche di mobili e di complementi come di elementi in grado di determinare già da soli il buon esito di un progetto.

Da questo punto di vista è possibile senza dubbio affermare che l’armadio a specchi (protagonista di questo paragrafo) sia di certo uno di quegli arredi che maggiormente è capace di modificare l’estetica degli spazi ove viene collocato. L’utilizzo diffuso di questo tipo di mobile non è molto recente e risale addirittura in Italia agli anni del boom economico, anni in cui, è sempre bene ricordarlo, si era forse più di adesso capaci di valutare quello che poteva essere il rapporto presente fra costo, estetica e benefici pratici degli oggetti che si acquistavano. L’armadio a specchi nasce infatti proprio per risolvere in maniera piacevole esteticamente, un problema prettamente pratico, quello della carenza di spazio delle stanze. L’intera parete a specchio che ci crea utilizzando un armadio di questo tipo, infatti, dilata i confini e gioca ambiguamente con i riflessi ed il rimando degli oggetti, creando otticamente spazi che nella realtà, non esistono. Un armadio a specchio moltiplica i volumi, illumina l’ambiente, nasconde il proprio ingombro in maniera pressoché completa e suggerisce visuali dell’ambiente altrimenti impensabili. Per questo motivo esso non è utilizzato esclusivamente nelle camere da letto, ma è bensì inserito anche nei disimpegni, negli ingressi e in tutti quei locali, magari privi di luce, che a causa delle loro ridotte dimensioni necessitano di ambientazioni un po’ più ricercate come questa.

Originariamente, la costruzione di un armadio a specchi non differiva molto da quella di un normale armadio guardaroba: l’unica differenza stava nelle ante su cui nel primo caso venivano applicate tramite dei colanti le lastre di specchio. Di recente invece, la moderna evoluzione tecnologica che ha interessato massicciamente anche la produzione dei mobili e degli arredi, consente per le ante degli armadi la realizzazione di leggerissimi telai in alluminio, a cui vengono applicate delle lastre in vetro o in specchio. Si tratta di strutture molto robuste che possono tranquillamente sostenere il peso di qualsiasi vetro temperato infrangibile, pur mantenendo nel complesso una leggerezza tale da essere perfettamente sopportata dalle cerniere metalliche che sostengono le ante.

L’aspetto forse più complesso di questo tipo di mobile è quello che riguarda la scelta delle sue maniglie, le quali devono avere delle caratteristiche tali da essere sufficientemente pratiche da usarsi e facilmente installabili su delle ante particolari come sono quelle a specchio. Un tempo per inserire delle maniglie o dei pomoli su delle ante rivestite completamente con degli specchi, si usava forare il vetro ed il legno sottostante in modo da poter inserire nei fori corrispondenti la vite necessaria per tenere ben fissata la maniglia o il pomello. Sotto questo punto di vista, l’evoluzione che ha riguardato la struttura delle ante ha rappresentato un grosso passo in avanti, perché il telaio di alluminio che sostiene gli specchi può essere adesso esso stesso corredato di una piccola sporgenza tramite la quale è possibile aprire le varie ante. In verità ci sono molti tipi di telaio, disponibili a questo scopo. Alcuni, i più larghi, rimangono in evidenza formando delle vere e proprie cornici che delineano il perimetro delle singole ante. Altri modelli di telaio invece, restano come quello fotografato, quasi invisibili e sporgono dal vetro solo quel tanto che basta per poter formare l’appiglio rappresentato dalle maniglie. Un importante appunto è necessario a proposito di questo tipo di armadio per quanto riguarda la sua componibilità. A differenza degli armadi moderni in legno infatti, un armadio a specchi necessita di essere costruito con un certo rigore a proposito di dimensioni e proporzioni delle ante. In un armadio in legno infatti, non è affatto raro o disdicevole vedere i moduli coperti da ante di larghezza diversa fra loro.

Nel caso degli armadi a specchio questo tipo di composizione è sconsigliabile: l’estetica dello specchio infatti male si abbina con l’asimmetria delle ante.L’idea che è necessario dare, quando si progetta un armadio a specchio, è quella di una superficie continua e regolare che riesca a dissimulare il più possibile le separazioni che esistono naturalmente fra le ante. In questo senso è particolarmente utile l’uso di una modularità regolare che doni a tutte le ante la solita larghezza. Le misure più utilizzate per gli sportelli sono, anche in questo caso, la larghezza 45 e la larghezza 50. Esistono armadi che consentono anche di utilizzare il modulo da 60, ma in questo caso si tratta di armadi la cui qualità è maggiore rispetto alla media, perché forniti di telai dotati di una robustezza tale da sostenere anche il peso di specchi così grandi. Per quanto riguarda le misure infatti, è bene precisare che un armadio a specchio può anche arrivare ad altezze di ben 260 cm, e ciò obbliga quindi a prendere nella massima considerazione il loro peso.

Per finire è opportuno parlare anche delle svariate tipologie di specchio che possono essere posti a copertura di questo modello di armadio. In verità ve ne sono molteplici e vanno dai semplici specchi chiari ai più complessi specchi bronzati, colorati e addirittura anticati. La loro specifica particolarità influisce ovviamente sull’estetica complessiva delle ante che andranno ad essere rivestite e ciò significa, in pratica, che a seconda del tipo di specchio utilizzato, sarà possibile ottenere uno stile piuttosto che un altro. Attualmente infatti, la maggioranza degli armadi a specchio sono caratterizzati da un design moderno e minimale, ma non è raro trovare anche armadi più “classici” rivestiti con dei preziosi specchi antichizzati.

L’armadio con vano porta Tv

Non sarebbe di certo potuto mancare, in un resoconto come questo, una delle tipologie di armadio più richieste negli ultimi anni, quella che permette l’istallazione di una tv al centro dell’armadio.

Nemmeno in questo caso si tratta di una novità assoluta, perchè già negli anni 70 si era cominciato in verità a produrre e commercializzare in Italia, armadi dotati di vani a giorno di dimensioni adeguate da poter contenere un normale televisore. Era però quella l’epoca in cui imperversavano le Tv con tubo catodico le quali erano caratterizzate da una profondità di almeno 60 cm. Ciò presupponeva, praticamente, che lo spazio predisposto per alloggiarvi il televisore, negli armadi di allora non era altro che un semplice vano a giorno dotato di dimensioni adeguate. Adesso il discorso è ben diverso: i televisori moderni, infatti, non hanno più le dimensioni di prima e il loro ridottissimo spessore consente un inserimento anche in spazi davvero limitati. Questo ha permesso ai designer di progettare armadi con i quali, non solo è possibile avere uno spazio dove fissare la Tv, ma è anche possibile orientarla e allo stesso tempo sfruttare lo spazio retrostante ad essa. E’ proprio questo il caso dell’armadio qui fotografato, il quale è dotato centralmente di un vasto vano che può variare in larghezza dai 100 ai 120 cm (come quello nella foto). Tale spazio è fornito di un’anta sulla quale è possibile fissare la tv e nascondervi dentro i relativi fili. Tramite l’apertura di tale anta è possibile orientare la tv in modo da vederla dal letto nell’angolazione migliore possibile ed è altresì possibile accedere ad un ampio vano che permette di sfruttare come contenitore anche quella parte di armadio che è nascosta dietro la Tv.

L’altissima qualità dei materiali e dei sistemi produttivi che è necessaria per costruire un modello come quello in questione appare evidente, sé si pensa alla difficoltà che può esserci nel far girare su se stessa, praticamente fino a 90 gradi, una Tv che nelle dimensioni più grandi può pesare anche alcune decine di chilogrammi. Per ottenere questo risultato è infatti necessario escogitare sistemi che in tutta sicurezza riescano a sopportare anche a distanza di molti anni sollecitazioni davvero non indifferenti. Nel caso specifico in questione, ad esempio, si è optato per ancorare l’anta che deve sostenere la tv, ad un robusto palo in metallo che funge sia da cerniera che da contenitore per i cavi. Attraverso questo ingegnoso sistema è stato possibile ricavare un vano retrostante di misure ragguardevoli che saprà certamente rendersi utile per contenere tutte quelle piccole cose che solitamente in camera non si sa mai dove riporre senza creare disordine. Solitamente questo modello di armadio viene dotato di alcuni vani a giorno posti sotto al vano Tv, che sono progettati per contenere sia gli eventuali apparecchi accessori, sia altri oggetti come libri e soprammobili.  In questo specifico caso, per rendere ancora più accattivante il design del mobile, sono stati previsti dei graziosi cassetti “esterni” la cui forma contribuisce sostanzialmente a impreziosire il design complessivo dell’armadio. Da non dimenticare sono le due capientissime ante che fanno da coronamento al vano porta televisore. Esse coprono uno spazio grande circa un metro per un metro e profondo 60 cm: una vera e propria miniera di spazio in cui riporre tutti quegli abiti e quei complementi tessili che necessitano di essere riposti ripiegati. Per il resto rimane evidente, anche per questo armadio, un minimalismo complessivo tendente a ridurre al minimo gli orpelli e limitare le sporgenze. Le maniglie sono costituite da sottili gole in metallo laccato che evidenziano i profili verticali delle ante e ne slanciano la figura. I colori sono tantissimi variano dai toni più chiari dei laccati, fino a quelli più scuri delle essenze di legno.

L’armadio con cassettiera esterna

Rimasta per decenni a esclusivo appannaggio degli armadi da “cameretta”, la cassettiera esterna rappresenta invece, per ogni tipologia di armadio, una grandissima comodità. Essa risulta infatti molto più capiente dei cassetti interni -che si è soliti inserire negli armadi guardaroba- per il fatto che grazie ad essa è possibile sfruttare completamente lo spazio che in larghezza è disponibile fra due fianchi che ne compongono la struttura.Si tratta di una versione da sempre utilizzata, ma che da qualche decennio era abbastanza rara da trovare negli armadi per camera matrimoniale, a causa del desiderio di “pulizia stilistica” che si preferiva avere nel design degli armadi molto grandi. Ciò anche in relazione al fatto che i cassetti esterni causano comunque una sorta di “interruzione” in quelle che sono le perfette linee verticali parallele di un armadio guardaroba. Da un po’ di tempo a questa parte però questa tendenza si è abbastanza modificata ed è sempre più frequente trovare, anche nelle camere matrimoniali, armadi guardaroba completi di cassettiera “a vista”.

Quello presentato in questa foto rappresenta in un certo senso la più recente ed evidente evoluzione della tendenza attualmente in voga. Si tratta in pratica di un normale armadio ad anta battente, che è stato laccato di bianco sulle ante e la struttura del mobile stesso. Per quanto riguarda i cassetti invece si è preferito dare un tocco di colore alla composizione, laccando i frontali con uno splendido colore verde smeraldo. Il mobile segue di per se una modularità piuttosto “standard” regolata su moduli tutti uguali della larghezza di circa 90 cm ciascuno; la particolarità di questo oggetto però risiede nel prolungamento laterale, attraverso il quale si è fornito l’armadio di altri 4 cassetti che, pur essendo esterni alla struttura principale, si integrano perfettamente nel progetto complessivo. Tutto questo è possibile grazie all’eccezionale versatilità degli armadi La Casa Moderna, i quali consentono di utilizzare un assortimento di composizioni così vasto da permettere qualsiasi tipo di progetto. 

In quante occasioni ci si è trovati infatti di fronte a stanze da letto in cui era impossibile inserire un comò, se non accostandolo magari ad un armadio esistente? Si tratta di un espediente che in realtà non si dovrebbe mai adottare, perché le regole dell’arredamento cercano di evitare il più possibile l’accostamento di due mobili vicini, quando questi sono posizionati sulla stessa parete. Ecco dunque che un armadio come quello qui fotografato può risolvere egregiamente questo tipo di problema, perché consente di riunire in un unico volume, continuo, due oggetti di arredo solitamente separati: l’armadio ed il comò, appunto.

La chiave del discorso sta tutta nel design che sta dietro a questo tipo di oggetto. Se il suo progetto fosse improvvisato, ci troveremo certamente di fronte ad un arredo strano e forse sproporzionato. L’armonia che invece sta alla base della costruzione di questi volumi, così particolari ed originali, permette invece di ottenere un risultato finale assolutamente piacevole ed omogeneo. Senza considerare tutto ciò che riguarda la praticità d’uso: chi non vorrebbe poter contare in un così alto numero di cassetti? Il sogno di ogni coppia!

Ma parliamo un po’ di misure. L’armadio in questione è composto da moduli che possono avere una larghezza di 90 o 100 cm, a seconda dello spazio di cui si dispone. Questo significa che, in pratica, il mobile qui fotografato, pur avendo una larghezza complessiva notevole 5 metri e 40 cm, può essere facilmente composto anche con due soli moduli da 90 alti 260 cm (come quello della foto), a cui si possono accostare altri soli 90 cm di cassettiera. Il totale complessivo di 270 cm, che è possibile ottenere da questa somma, permette di immaginare l’uso di questo armadio, praticamente in ogni camera matrimoniale.

Qualcuno, a proposito di questo tipo di composizione, potrebbe obbiettare circa lo sfruttamento non ottimale dello spazio esistente sopra la cassettiera: è bene però precisare che questo tipo di armadio è da preferirsi in quelle stanze in cui l’inserimento altrove di un comò o di un settimanale risulta impossibile o sconveniente. Osservando lo spazio vuoto sopra la cassettiera infatti, ci si accorgerà come quel pezzo di parete, quando si presenta sgombra da mobilia come in questo caso, permette di essere addobbata con un quadro, uno specchio o addirittura con delle mensole, esattamente come sarebbe possibile fare sopra ad un qualsiasi altro comò. Si tratta di una scelta che quindi va fatta con molta attenzione e possibilmente con l’ausilio di un professionista dell’arredo, il quale saprà certamente consigliare quale tipo di versione risulti essere più adatta a quel tipo specifico di stanza e di stile di arredamento.

L’armadio con ante “a segmento”

C’era una volta… l’armadio … si potrebbe dire… E per quanto paradossale possa sembrare, qualsiasi riflessione si voglia fare a proposito del suddetto mobile, dovrebbe cominciare proprio come cominciavano le fiabe di un tempo. Sì perché nella sua storica accezione, quella di mobile intimo e protettivo, piccolo ma ambiguamente intermedio fra le dimensioni degli ambienti che lo ospitano e quella degli oggetti che deve contenere, l’armadio è oggi, in sè, un arredo praticamente estinto. E’ vero… esso continua ad esistere in quelle sue sembianze originali in alcuni ambienti eleganti e raffinati, oppure al contrario, in piccoli e bui ripostigli… ma nelle camere da letto, ormai, il suo posto è preso da capienti pareti attrezzate, pratici sistemi contenitori componibili e invisibili guardaroba, che ci ostiniamo nonostante tutto a chiamare “armadio”, ma che davvero poco hanno in comune con gli armadi di un tempo.

Basta guardare queste foto per capirlo. Ormai il design ha soppiantato il concetto di armadio con quello di “contenitore a tutta parete” che si soprammette alle mura della casa, completandole e nascondendole, in quel gioco di spazi ormai reso praticamente indispensabile dalla vita moderna. Un armadio più che un mobile è dunque a questo punto diventato una parte della stanza e come tale, deve seguire il profilo degli ambienti ove è alloggiato, rendendo pratici ed utilizzabili gli spazi che si vengono a creare in profondità fra i muri e le sue ante.

Già le ante… essenza stessa dell’armadio e parte preponderante della sua imponenza, da esse dipende la gran parte della funzionalità e dell’estetica di questo indispensabile arredo. Quelle fotografate in questa foto, che corredano un grande armadio guardaroba a parete, sono talmente particolari ed originali da poter essere, giustamente, annoverate fra i pochi veri “prodotti di design”. Esse sono costituite da tre differenti segmenti verticali che, verniciati in due differenti colori, delineano ritmicamente la cadenza verticale delle aperture.

Nascosta fra i tre segmenti, infatti, vi è incastrata, quasi invisibile, una piccola lamina di metallo che funge da maniglia. Un grande numero di moduli doppi che coprono altrettanti vani della larghezza di circa un metro. Tutti uguali, tassativamente, in modo che non venga in alcun modo disturbata la perfetta cadenza con cui è suddiviso questo arredo. Si tratta senza dubbio di un progetto importante e dal grande effetto visivo che si presta soprattutto a quegli ambienti che necessitano di essere “arredati” più che semplicemente ammobiliati.

Più che di un armadio, stiamo infatti parlando di una “decorazione”, di un addobbo, di un’architettura lignea insomma che serve certo per contenere, ma che è progettata, soprattutto per essere ammirata. Ed ecco dunque che la parete sparisce e che diventa l’armadio il vero protagonista della camera da letto, fino a sostituire e migliorare, addirittura, l’architettura della casa. La grande stanza è infatti, in questo caso, divisa in due proprio dal grande armadio guardaroba, il quale, al suo interno cela dietro due comodissime ante “a soffietto” l’apertura che riunisce l’ambiente guardaroba, con la zona dove è posizionato il letto. Camera e stanza guardaroba quindi, una volta unite si ritrovano separate grazie ad una arredo, bellissimo, capace con il suo aspetto di ridisegnare l’ambiente fin dalle sue fondamenta architettoniche. Una cosa che solo gli arredi più importanti sono in grado di fare, perchè è solo grazie al design delle loro linee, alla funzionalità dei loro interni e alle avanzate metodologie costruttive che stanno alla base di questo tipo di progetti, che è possibile ottenere risultati di questa entità.

L’armadio ad angolo

Chiunque abbia avuto a disposizione in camera o nella stanza guardaroba, due pareti continue che formano un angolo, si sarà chiesto quanto fosse opportuno o conveniente utilizzare entrambe le pareti per posizionarvi un armadio ad angolo. In effetti questo tipo di soluzione, a partire dagli anni ’80 è entrata nell’immaginario collettivo di chiunque si trovasse ad arredare una stanza posizionandoci un armadio. Il motivo di questo successo è presto detto: si tratta di un contenitore particolarmente capiente che spesso, rispetto ad un normale armadi guardaroba riesce a possedere un volume praticamente doppio. La sua costruzione è possibile grazie all’utilizzo di un elemento angolare (un modulo tipico di questi modelli di armadio) formato da due ripiani uniti in modo da formare una specie di “elle”. Questa categoria di armadio è molto versatile e componibile e permette praticamente di raggiungere qualsiasi misura accostando al modulo angolare (che solitamente misura dai 100×100 ai 110×110 cm in larghezza) i vari moduli esistenti che misurano di solito 30, 45, 60, 90, 100 e 120 cm.

Nel caso si debba raggiungere una misura molto precisa è possibile operare una modifica che, attraverso la riduzione di un modulo “standard” permetta di realizzare il proprio armadio perfettamente “su misura”, adattandolo ad ogni ambiente. Si tratta del tipico armadio che consente la massima disponibilità di attrezzature interne.Come è noto infatti, anche se un armadio, a causa del suo grande volume, deve per forza possedere delle doti estetiche non indifferenti, il motivo per cui di solito si acquista questo tipo di mobile è la sua praticità di contenimento. La progettazione degli spazi interni dipende però molto dalle abitudini personali. Chi indossa ad esempio prevalentemente abiti, giacconi e capi-spalla, dovrà puntare prevalentemente su vani di grandi dimensioni da attrezzare soprattutto con pali appendiabiti. Al contrario chi predilige un abbigliamento più sportivo o comunque “Casual”, cioè composto perlopiù da indumenti che si ripongono piegati, dovrà orientarsi su ripiani e cassetti che si adattino bene anche a moduli di altezza e larghezza più contenute. Negli armadi ad angolo, come anche in tutti gli altri tipi di armadio, per facilitare l’istallazione dell’attrezzatura interna ed eventualmente cambiarne la disposizione, magari adattandola successivamente a delle rinnovate esigenze, quasi tutti i “sistemi” prevedono fianchi preforati su tutta la loro altezza, in modo da facilitare l’operazione di riposizionamento. Si comincia di solito scegliendo gli elementi base, dopo aver deciso i moduli per noi indispensabili come ripiani, cassetti e barre appendiabiti, si procede scegliendo gli altri accessori. Quest’ultimi infatti avranno senza dubbio funzioni più specifiche (porta pantaloni, porta cravatte, porta scarpe ecc.) e sapendo di aver già disposto ciò che in un armadio è davvero assolutamente necessario, sarà più facile decidere la disposizione del resto. Va da sè che più volume si ha a disposizione e maggiore è la possibilità di inserimento che avremo degli accessori interni. In questo senso l’armadio ad angolo è davvero l’ideale, perché con le sue generose dimensioni permette spesso di contenere accessori che nei normali armadi guardaroba non sono possibili da inserire.

Dal punto di vista invece prettamente estetico, il consiglio forse più importante da dare a chi decide di scegliere un armadio ad angolo è quello di non dimenticare mai l’imponenza che questa categoria di mobile può per sua stessa natura possedere. Del resto si tratta di un compromesso che si deve essere in qualche modo disponibili a corrispondere quando si acquista arredi così capienti. L’importante è tenerne conto in fase di progettazione! I sistemi per rendere piacevole anche un armadio di grandi dimensioni ci sono e sono davvero moltissimi… praticamente infiniti. Vani a giorno, librerie, ante “grafiche” o decorative, elementi particolari e tanti altri metodi che se ben usati possono davvero dissimulare in maniera egregia il volume creato in stanza da un armadio ad angolo. L’armadio delle foto qui presenti, ad esempio, è stato risolto attraverso l’uso progettuale di due ben distinte tipologie di ante: le normali ante chiuse e delle originalissime ante a telaio in vetro trasparente. L’aspetto complessivo può forse lasciare qualche perplessità nei più tradizionalisti, ma chi ha davvero a cuore il design dei propri arredi sa benissimo che per ottenere degli ottimi risultati occorre indiscutibilmente “osare” adottando sempre soluzioni nuove ed originali. Questa risulta particolarmente piacevole ed attuale perché unisce nel suo interno due specifiche tendenze attualmente molto in voga: quella cioè che predilige l’adozione di sistemi armadio ad angolo e quella perseguita da chi preferisce invece l’uso delle cosiddette “cabine armadio”. La parte vetrata infatti, riprende praticamente per intero le prerogative specifiche delle cabine: abiti bene in vista, attrezzature speciali, ergonomia di utilizzo e ampi spazi a disposizione. Una soluzione dunque particolarmente adatta per chi desidera possedere una cabina armadio ma non ha a disposizione una stanza vera e propria da destinare al guardaroba. In questo modo si possono utilizzare le pareti di una normalissima camera da letto per costruirvi un armadio notevolmente grande, particolarmente capiente e con le stesse caratteristiche di una cabina armadio, con aggiunto però il vantaggio di poter conservare gli abiti perfettamente chiusi e al riparo dalla polvere e dallo sporco.

Un ultimissimo accenno a riguardo delle cosiddette “finiture”: anche per gli armadi ad angolo la “Laccatura” è sempre molto attuale. Opaca o lucida e secondo un nuovo trend anche in finitura “malta”, si applica su qualsiasi tipo di frontale, da quelli in legno fino a quelli in vetro. Il legno naturale o colorato invece è preferito adesso come inserto e come accessorio, anche perché non appesantisca troppo con i suoi toni, i volumi già di per sé abbondanti degli armadi ad angolo.

 

L’armadio con cabina spogliatoio angolare

Diretta emanazione del modello precedente, questa tipologia di guardaroba, si contraddistingue per una particolarissimo utilizzo dell’angolo, il quale, grazie alle sue generosissime dimensioni, nasce per essere utilizzato, sia come spogliatoio, sia come vera e propria cabina armadio ad angolo.

La sua prima comparsa sul mercato risale ad una ventina di anni fa, grazie al lavoro di ricerca di alcune fra le più importanti aziende brianzole del settore. Si tratta in pratica dell’accostamento fra elementi armadio di normale fattura ed altri, specificatamente prodotti, attraverso i quali sono costruiti degli ampi spazi angolari dotati di due o più ante frontali. Tali vani possono essere a buon titolo considerati delle vere e proprie “stanze nelle stanze”, in quanto sono dotate di un soffitto, di una copertura frontale costituita dalle ante, e di un proprio arredamento, formato da un’attrezzatura interna (della stessa tipologia che si trova nel resto dell’armadio) che essendo priva di ante permette una visuale pressoché completa e contemporanea di tutti gli abiti contenuti nella cabina angolare.

Date le sue abbondanti dimensioni, il posizionamento all’interno delle stanze di questo modello di armadio è spesso pieno di difficoltà. Le dimensioni della cabina angolare infatti variano da un minimo di 100 x 100 cm fino ad un massimo di 200 x 200, ma il fatto che questo volume sia coperto da delle ante poste in tralice rispetto alle altre, crea numerosi problemi al resto dell’arredamento, specie quando ci si trova ad allestire delle camere di dimensioni medie e medio-piccole. Del resto però, per poter ottenere questo tipo di mobile, è necessario creare all’interno del suo angolo uno spazio che sia almeno sufficiente ad una persona ad entrarvi completamente e questo -insieme al volume occupato dagli abiti che devono essere in esso contenuti- porta il mobile ad assumere gli ingombri davvero notevoli che lo caratterizzano.

Esistono diversi sistemi costruttivi che consentono di ottenere questo tipo di armadio. Il più comune prevede la produzione di una sorta di “tetto” angolare -realizzato con lo stesso materiale e colore del restante interno del guardaroba- su cui vengono successivamente applicate le ante, ancorandole lateralmente a due fianchi. Questo metodo permette un sistema di apertura che tiene perfettamente sgombro il pavimento da qualsiasi impedimento, facilitando così l’ingresso e l’uso della cabina armadio angolare. Per quanto riguarda le attrezzature interne queste sono disponibili praticamente in tutte le loro versioni; ovviamente sono da preferirsi quelle che permettono di essere inserite anche in spazi piuttosto ristretti, come i pali appendiabiti e i ripiani, come si può vedere da queste foto è però possibile inserirvi senza grossi problemi anche dei mobili a cassetti e tutte quelle attrezzature speciali che sono attualmente utilizzate a tale scopo.

Armadio con ante scorrevoli in vetro o miste chiuse e a vetro

Lo abbiamo detto ormai moltissime volte: la scelta di un armadio è guidata principalmente da due criteri: estetica e funzionalità. A proposito di quest’ultima si può senza dubbio dire che essa riguarda in un primo tempo soprattutto i sistemi di apertura. Quando ci si trova ad arredare degli spazi piuttosto piccoli infatti, capita spesso di adottare per il proprio armadio un’apertura “ad ante scorrevoli”, la quale consente un più facile utilizzo, ad esempio quando fra l’armadio stesso ed il letto rimangono meno di 60 cm. Il sistema di apertura ad ante scorrevoli permette di non doversi preoccupare infatti del raggio di apertura dell’anta “a battente” ed in tal modo è più facile da usare negli spazi stretti. Data questa base di partenza è necessario poi capire come è meglio comporre l’armadio, in maniera che le sue grandi ante scorrevoli siano ben armonizzate con il volume stesso dell’armadio e con il resto della camera. L’armadio fotografato è uno degli esempi più attuali di progetto d’arredo realizzato con un armadio scorrevole dotato di ante molto particolari. Esse sono realizzate utilizzando come struttura dei robusti telai di alluminio i quali sono predisposti per essere utilizzati quali supporto per dei pannelli decorativi. Questi pannelli costituiscono le vere e proprie ante dell’armadio e possono essere costruiti sia in legno (quasi sempre si tratta di pannelli in particelle di legno ), laccato o rivestito in laminato, sia in vetro o specchio.Questo sistema di costruzione delle ante scorrevoli si presta solo ad armadi di alta qualità perché il peso che possono raggiungere ante di queste dimensioni, necessita di essere sostenuto da telai realizzati in una qualità che deve essere impeccabile sia dal punto di vista dei materiali che dei meccanismi di apertura. Il problema delle ante scorrevoli infatti risiede proprio nelle grandi dimensioni degli sportelli, le quali dipendono essenzialmente dal fatto che le ante scorrevoli devono essere sufficientemente larghe da non soqquadrare in fase di movimento e sufficientemente strette da consentire di accedere comodamente ad ogni vano una volta aperte. La funzionalità deve essere ricercata però anche nei meccanismi di apertura che devono rendere gli scorrimenti fluidi e silenziosi. In questo senso i profili e le guarnizioni sono fondamentali per attutire i rumori e per salvaguardare dalla polvere i vani interni.

Questo a maggior ragione quando si parla di ante in vetro, il quale è un materiale che per motivi di sicurezza -specie quando è utilizzato come tamponamento dei telai delle ante scorrevoli- deve essere necessariamente temprato e di uno spessore tale da impedire le rotture accidentali. La particolarità di questo armadio sta nello spessore del telaio, il quale è eccezionalmente sottile in rapporto al peso che è capace di sostenere. Ciò è dovuto appunto alla qualità della struttura la quale è realizzata mettendo insieme minuti profili dotati di un’eccellente robustezza, grazie a sistemi di assemblaggio di ultimissima generazione. Tutte le ante sono dotate inoltre di sistemi di rientro rallentanti, che sono meccanismi utilissimi in quanto impediscono alle ante di sbattere in fase di chiusura.

L’armadio in questione può essere personalizzato nelle dimensioni, nelle finiture e nelle attrezzature interne. Esso è componibile tramite l’assemblaggio di moduli che variano dai 90 ai 150 cm di larghezza e possono raggiungere i 260 cm di altezza. Tali moduli, multipli fra di loro, permettono di realizzare soluzioni praticamente “su misura” e “su ordinazione”. Quello rappresentato in queste prime due foto è ad esempio composto da tre moduli larghi 150 cm ciascuno. Su di ognuno di essi sono state poste a copertura delle ante larghe 150 cm e alte 260 cm il cui telaio portante è suddiviso in 4 pannelli ciascuno. L’intercambiabilità dei rivestimenti delle ante permette di alternare quindi i relativi pannelli in modo da ottenere versioni originali e piacevolmente inedite come quelle fotografate, nelle quali sono alternati l’utilizzo di pannelli in legno laccato con quello di originali lastre in vetro lavorato a righe. In fin dei conti, parlare dell’estetica del mobile “armadio”, significa considerare numerosi aspetti: la misura in cui esso si inserisce nell’ambiente, quelli che sono i materiali ed i colori predominanti in stanza e quelli che dunque è giusto utilizzare per l’armadio stesso e, non ultimo, il modo in cui viene posizionato. Dal punto di vista del suo aspetto in linea generale l’armadio è un elemento d’arredo che si presenta in due tipologie chiaramente distinte: in alcuni casi, come entità strettamente integrata alla parete che lo ospita e quindi assimilabile concettualmente ad un elemento architettonico, facente parte della casa, in altri casi, come vero e proprio “mobile indipendente” che, offrendo ovviamente maggiore possibilità di intervento anche dal punto di vista “decorativo, è interpretabile piuttosto come oggetto di design.

Questa differenza è sempre da tenere nella massima considerazione quando si sceglie un armadio. In poche parole si tratta di operare una scelta che, fin da subito, ci costringa a decidere quanto l’armadio debba “sparire” nella nostra parete e quanto invece esso debba evidenziarsi su di essa.

L’armadio in questione fa evidentemente parte di questa seconda tipologia di scelta. Nonostante la presenza massiccia del vetro infatti, la sua funzione rimane prettamente ed indiscutibilmente decorativa. La cosa strana, in questo caso, è che questa sua specifica peculiarità è data da due elementi distinti: uno interno ed uno esterno alla struttura. Per quanto riguarda l’esterno, stiamo parlando ovviamente della forma delle ante, la quale già per la sua specifica versatilità, rappresenterebbe di per se una eccellenza stilistica, se non fosse che a questa si aggiunge anche, addirittura, la presenza di una tipologia di vetro già di per se decorativo, in quanto dotato di una tramatura propria formata dalle piccole righe verticali che presenta. Vi è però pure un altro elemento della struttura che contribuisce sostanzialmente all’estetica complessiva dell’armadio e questo è (udite, udite!) il suo interno. Si perchè la presenza di vetri che come questi lasciano intravedere chiaramente cosa l’armadio contiene, portano questo mobile in un’altra dimensione estetica in cui la “funzione” diventa essa stessa parte dell’estetica del prodotto. Il motivo di questo è abbastanza evidente: un armadio a vetri è senza dubbio un oggetto d’arredo che stupisce e questa sua funzione quasi “teatrale” necessita di alcune accortezze che chi preferisce questo tipo di mobile sa di dover avere. Stiamo parlando ovviamente dell’attrezzatura interna dell’armadio, ma anche degli oggetti che dentro esso saranno contenuti in quanto essi, diventeranno volenti o nolenti protagonisti parti dell’arredo della stanza ben più che in altri casi.Il concetto che si deve tenere presente è più o meno quello che anima coloro che arredano le grandi stanze guardaroba a vista: quasi dei veri e propri “negozi” che dentro casa necessitano di essere allestiti ed ordinati con grande meticolosità, al fine di assolvere fino in fondo ai sui compiti: quello di contenere funzionalmente e quello di meravigliare e sorprendere.

Quando si parla di armadi che lasciano vedere o intravedere il loro interno, significa parlare più o meno la stessa lingua. Del resto che senso avrebbe questo tipo di acquisto se esso non fosse accompagnato dal desiderio di attrezzare il proprio armadio con un’eccellente attrezzatura interna, tale da permettere una altrettanto eccezionale disposizione degli abiti e degli oggetti che in essa dovranno essere contenuti? E allora via libera ai “pali portabiti oleodinamici”, alle cassettiere multimisura, ai cestelli, ai ripiani estraibili, così come a tutti quegli accessori che, come portacravatte, porta pantaloni, porta cinture eccetera, danno la vera dimensione di una armadio guardaroba “di lusso”.

Tali differenze di concezione si riflettono ineluttabilmente su quelle che sono le dinamiche arredative dell’intera stanza, perché diventa immediatamente evidente la preponderanza che può avere un armadio di questa tipologia all’interno di un progetto d’arredo. Per prima cosa è dunque necessario chiedersi se la stanza necessita veramente di interventi così importanti come quelli che possa implicare la presenza di un armadio stilisticamente rilevante come questo; subito dopo è anche però necessario domandarsi se siamo in grado di adeguare la nostra mentalità ed il nostro stile di vita ad un tipo di arredo che, come questo, ha bisogno di un ordine ed una pulizia assolutamente privi di compromessi. Non c’è nulla di peggio infatti di un armadio a vetro nel cui interno si intraveda il disordine tipico di qualsiasi altro armadio guardaroba “chiuso”… Come non c’è nulla di meglio di un armadio a vetro in cui è possibile vedere un perfetto ordine ed una adeguata pulizia! Attenzione però: per chi vuole questo tipo di estetica, ma teme di non essere in grado di sostenere l’impegno che potrebbe necessitare il mantenere un intero armadio sempre perfettamente in ordine, la soluzione c’è, ed è proprio quella di fornire i telai delle ante di pannellature miste: in questo modo gli abiti più belli, le scatole più interessanti e la biancheria del corredo “buono”, potranno far bella mostra di se all’interno delle ante trasparenti, mentre tutto il resto sarà opportunamente riposto nelle parti chiuse, in modo che la visuale complessiva non sia disturbata da presenze non prettamente “eleganti”.

Insomma senza dubbio si tratta dell’ennesimo esempio di come il design possa davvero incidere positivamente sulla vita della gente.

L’armadio scorrevole ad ante lisce

Da sempre considerato la soluzione “per antonomasia” degli spazi difficili, l’armadio scorrevole viene scelto, oggi, soprattutto per le sue doti estetiche. Quello che a prima vista può sembrare un paradosso, ha però le sue buone ragioni di esistere. Il motivo è presto detto: abbiamo appena descritto (nel paragrafo precedente) una tipologia di armadio delle tante che basano bellezza del loro aspetto sull’originale e versatile forma delle loro ante. Qui ci troviamo invece sul fronte opposto: purezza delle linee, completa carenza di orpelli, una dinamica eleganza che pur basandosi sul minimalismo delle forme è capace comunque di emozionare e, a volte, anche di sorprendere.

Eppure, a voler guardare le cose con la dovuta attenzione, ci si accorgerebbe che un armadio scorrevole è soprattutto “contenuto tecnologico” e capacità produttiva. Sì perché ciò che si vede esteriormente, in questo modello così popolare e desiderato di armadio, è principalmente dovuto a come è costruito il mobile al suo interno. Stiamo parlando di scorrimenti di alta qualità che consentono la perfetta apertura e chiusura di ante dalle dimensioni, fino a pochi decenni fa assolutamente inusuali. Stiamo parlando di elevatissime tecnologie produttive che permettono la costruzione di sportelli di dimensioni a volte davvero enormi, senza che questi col naturale passare del tempo subiscano distorsioni, rotture o “imbarcamenti”. Stiamo parlando soprattutto di armadi che vengono progettati allo scopo di essere più funzionali possibile, pur mantenendo un aspetto a dir poco maestoso.

Gli armadi scorrevoli -almeno nella loro moderna concezione- fino a pochi decenni fa infatti non esistevano. Sì, esiste praticamente da sempre l’usanza di far scorrere gli sportelli dei mobili su delle semplici guide di legno, ove se ne presenti la necessità, ma a coniugare questo tipo di uso, così specifico e particolare con quello degli armadi guardaroba di dimensioni “contemporanee” si è cominciato addirittura solo alla fine degli ’70.  E’ stata circa in quell’epoca infatti che si è iniziato a considerare la possibilità di utilizzare questo tipo di apertura anche su quegli armadi che, oramai, avevano raggiunto dimensioni ragguardevoli, ben diverse da quelle dei contenitori dei secoli precedenti, fatti apposta per contenere, tuttalpiù, il corredo della sposa. Lo si è fatto, come noto, inizialmente per risolvere un problema prettamente pratico: quello di avere la possibilità di aprire comodamente l’armadio, anche laddove non si possedesse dello spazio frontale sufficiente a muoversi in libertà.

Questa necessità ha obbligato schiere di architetti, designer ed ingegneri a scervellarsi per trovare le soluzioni più innovative e funzionali, che consentissero agli utenti di poter aprire, spostandole lateralmente, delle ante a volte davvero enormi e difficili da smuovere con comodità. Lo si è fatto usufruendo della più alta evoluzione tecnologica che a quel tempo iniziava appena a far caolino anche nel settore arredo e chiedendosi, in pratica, quale sistema di scorrimento avrebbe potuto garantire un perfetto funzionamento di aperture così particolari. La scelta è andata a cadere su quello che è ancora attualmente il sistema di apertura delle ante scorrevoli di gran lunga più utilizzato e che ha forse avuto a cavallo fra gli anni ottanta e i novanta il suo massimo sviluppo. Si tratta in pratica di un sistema di guide che vengono applicate non all’interno (come era avvenuto fino ad allora), bensì all’esterno della struttura degli armadi ad anta scorrevole. Attraverso dei solidi profili di alluminio, posti sopra e sotto alla struttura dell’armadio, si ottengono dei perfetti “binari” su cui far scorrere dei “carrelli” del tutto simili a dei pattini a 4 ruote. Questi “pattini” sono in pratica la vera innovazione tecnologica che sta alla base dei moderni armadi scorrevoli. Essi, vengono fissati alle grandi ante attraverso dei supporti speciali che permettono di agganciare i carrelli alla struttura dell’armadio, posizionando le loro ruotine proprio in esatta concomitanza con i binari in alluminio.

Lo scorrimento delle ante è consentito dalla distanza che i supporti dei carrelli pongono in mezzo fra ante e struttura: alcune ante, infatti scorreranno perfettamente aderenti al fusto del mobile, mentre le altre viaggeranno distanziate dalla struttura quel tanto che basta da consentire che le altre ante ci possano scorrere in mezzo.

A dirsi, può sembrare a prima vista anche una cosa, in fin dei conti, semplice, ma per ottenerla sono stati necessari anni e anni di studi, lavoro, esperienze e continui miglioramenti che hanno consentito di arrivare alla qualità odierna. Attualmente è infatti possibile costruire armadi scorrevoli con ante di dimensioni che, in teoria, potrebbero non avere limiti se non fosse per i problemi relativi al trasporto ed all’installazione degli sportelli troppo grandi.

Gli armadi di qualità adesso, hanno ante che possono tranquillamente raggiungere la misura di 150 x 260, hanno dei sistemi di frenatura che permettono di rallentare i grandi sportelli in apertura ed in chiusura ed hanno profili e guarnizioni che impediscono alla polvere di potersi infiltrare fra le ante e la struttura in modo da rendere il contenitore sicuro e salubre.

Una qualità dunque che si può principalmente definire “tecnologica”, che chi acquista un modello di questi deve per forza considerare e che permette la costruzione di mobili eleganti e maestosi come quelli presentati in queste foto. Le loro caratteristiche eppure si basano sulla più assoluta semplicità, sta però proprio nella misura degli sportelli che questi armadi possiedono la vera eccellenza estetica. Il perché è, volendo, quasi ovvio: nella moderna concezione del “minimalismo” applicato all’arredo, per dare eleganza e prestanza ad un mobile occorre, come abbiamo già avuto occasione di dire, ridurre al minimo le linee e evitare qualsiasi forma di aggiunta o di orpello. L’armadio scorrevole risulta la più perfetta coniugazione di questo concetto perchè permette l’uso di ante talmente grandi da sostituire con la loro superficie ben tre ante di quelle definite “a battente”.

Questa minore suddivisione delle superfici verticali, come la differente e più pulita concezione degli spazi, determinano dunque progetti di arredo che si sposano in maniera insuperabile con il desiderio di chi immagina il proprio armadio come un volume da evidenziare il meno possibile. Ciò non significa però assolutamente che questo debba determinare quasi un “anonimato” di questo tipo di arredo: anzi ! Tuttaltro! In queste quattro foto sono ad esempio mostrate due diverse elaborazioni della stessa tipologia di armadio ad anta scorrevole: nel primo caso vi è presentata una versione in cui sia il colore che la presenza della maniglia sporgente denunciano il desiderio della committenza di evidenziare in qualche modo l’armadio ed il suo volume all’interno della stanza da letto. Nel secondo caso invece siamo alla presenza di un armadio, addirittura privo di maniglie, che tramite l’applicazione di una sottilissima e quasi invisibile gola verticale consente di ottenere un’estrema pulizia delle linee, capaci davvero quasi di far “sparire” il grande volume dell’armadio, all’interno della parete che lo contiene. Quale preferire ? Dipende. Dipende da tante cose… dipende dal proprio gusto, dal proprio ambiente, dal resto dell’arredamento presente nella stanza e dipende, soprattutto, da ciò che si desidera il proprio armadio diventi; se esso cioè dovrà diventare parte integrante della casa o se dovrà, al contrario, divenire “oggetto decorativo”, dotato di una propria specifica personalità e di un proprio caratteristico design. Solo operando questa scelta sarà infatti possibile il risultato che si intende raggiungere. Dopo… solo in un secondo momento, sarà possibile pensare al resto: attrezzature interne, qualità dei materiali, disposizione degli abiti e tutto quanto sarà indispensabile decidere prima di acquistare un armadio.

I nostri Interior Designer di Griva, sono a disposizione per consigliere sempre al meglio e condividere con tutti voi quelle che sono le nostre esperienze e le nostre competenze. Per far questo abbiamo sono bisogno di conoscere quelli che sono gli spazi a disposizione, quelle che sono le esigenze di chi vi dovrà abitare e quelli che sono i risultati estetici che si intendono raggiungere. A quel punto starà a noi, con le nostre capacità ed il nostro ingegno, formulare quelle che a quel punto saranno certamente le proposte più adeguate ed esteticamente valide per qual tipo di ambiente. Lo faremo perché questo è il nostro lavoro e lo facciamo per i nostri clienti, praticamente, da sempre.

L’armadio scorrevole ad angolo

Croce e delizia di chi fa dell’armadio soprattutto una questione di spazio, l’armadio ad angolo è anch’esso un'”invenzione” piuttosto recente. E’ stato infatti a partire dagli anni ottanta che sono entrate in produzione delle categorie di armadi che, grazie alla loro ampia componibilità, prevedevano la possibilità di utilizzare un elemento ad angolo che consentisse di proseguire l’armadio su due o più pareti conseguenti. Sulla falsa riga di ciò che già da tempo avveniva per le cucine componibili, la moderna industria italiana dell’arredo ha iniziato a intravedere la possibilità di un maggiore sfruttamento dello spazio interno alla camera, al fine di ottenere un volume di contenimento maggiorato rispetto a quello consueto dell’armadio “stagionale”. Al giorno d’oggi ci sono in produzione decine e decine di tipologie differenti di armadio ad angolo che, a parte la “pellicola esterna” rappresentata dalle loro ante, possono presentare caratteristiche costruttive molto differenti fra loro. Abbiamo già visto ad esempio in alcuni precedenti cataloghi la possibilità di fornire l’angolo con delle ante curve che donano al mobile brio ed eleganza. Abbiamo visto armadi ad angolo che grazie alle loro dimensioni possono trasformare il loro elemento angolare in un vero e proprio “spogliatoio”; ed infine abbiamo anche visto la maniera con cui è possibile costruire un armadio ad angolo anche solo semplicemente accostando due strutture separate in maniera da ottenere un armadio doppio avente però la continuità stilistica di un corpo unico.

In quest’ultimo caso parliamo invece di un armadio ad angolo non molto usuale, ma che non mancherà di affascinare chi si sta avvicinando a questo “magico mondo”: l’armadio ad angolo con le ante scorrevoli.

Di per sé, questa potrebbe non apparire a prima vista come l’eccezionale novità che essa invece rappresenta. In verità invece, fino a poco tempo fa non era neppure contemplabile una combinazione che prevedesse l’abbinamento delle ante scorrevoli con l’angolo. Oggi questo è invece possibile da realizzare grazie a guide speciali che permettono di far scorrere le ante anche sul lato dell’armadio privo del fianco di sostegno. La versione qui fotografata è particolarmente interessante anche dal punto di vista del design perché è giocata su di un abbinamento di spessori diversi che dissimula la differenza di profondità che esiste sulla maggior parte degli armadi scorrevoli. Questa differenza è dovuta alla specifica tipologia delle aperture che permettono alle ante di muoversi parallelamente una sull’altra in modo che aprendosi si sfiorino appena. Questo movimento presuppone quindi che le ante siano posizionate su almeno due assi differenti: uno perfettamente aderente al fusto dell’armadio e uno spostato in avanti rispetto al precedente quel tanto che basta per far sì che le ante non sbattano insieme. L’armadio qui fotografato, gioca un po’ su questa distonia tipica di tutti gli armadi scorrevoli e attraverso l’applicazione di strisce verticali evidenzia in qualche modo questa specie di “motivo”, nascondendo nel contempo le differenze di profondità esistenti fra le ante. Molto interessante, in questo specifico caso è anche lo spazio angolare, il quale per poter essere abbinato alla dimensione praticamente doppia, in larghezza delle ante scorrevoli, possiede delle dimensioni proporzionalmente adeguate. In particolare, mentre in un normale armadio ad angolo con le ante a battente l’angolo misura solitamente 100 o 110 cm, qui ci troviamo di fronte un mobile ad un solo vano che misura ben 134 x 134 cm! Un incredibile volume che grazie ad un unico spazio aperto permette una visuale praticamente completa degli abiti appesi sia nel piano di sotto che nel piano di sopra.

Armadio scorrevole a pannelli sovrapposti

Guardando alle novità più recenti del mercato, fra quelli che si possono annoverare a buon diritto fra gli armadi scorrevoli più richiesti e popolari, vi è senza dubbio la categoria di mobile di cui tratteremo in questo paragrafo. Essa rappresenta un’ulteriore evoluzione del concetto di anta scorrevole, declinato però stavolta non attraverso l’utilizzo di telai in alluminio o legno, in cui possono essere inseriti dei pannelli in legno o vetro, bensì tramite l’uso di vere e proprie “boiserie” realizzate in fibra di legno e montate in maniera sovrapposta.

Questa tipologia di anta scorrevole nasce da esigenze prettamente pratiche dovute alle dimensioni stesse delle ante, le quali, in un armadio ad anta scorrevole, possono a volte raggiungere dimensioni davvero ragguardevoli, arrivando perfino a superare la misura di 150 x 260 cm. Il trasporto di questi modelli di sportelli si può dire abbia rappresentato quindi -praticamente fin da quando sono stati inventati gli armadi scorrevoli di moderna concezione- un problema di non facile soluzione. Fra gli “escamotages” produttivi che hanno consentito di superare brillantemente questo tipo di problema, vi è senza dubbio quello di costruire le ante dividendoli in settori, separati o separabili, in modo da poter essere smontati per agevolarne il trasporto. Si tratta di una vera e propria “invenzione” dei più brillanti “product designer” italiani (non a caso considerati i migliori del mondo) i quali hanno saputo trasformare un’esigenza tecnica in una graditissima forma decorativa, che ha sostanzialmente contribuito alla diffusione ed all’ampio utilizzo degli armadi scorrevoli. Diciamo subito che, quando si parla di ante scorrevoli “a settori” o a “boiserie”, si intendono dei pannelli in legno o fibra di legno ottenuti costruendo dei parallelepipedi in fibra di legno tamburata (cioè alleggerita al suo interno), i quali vengono realizzati applicando dei pannelli sottili in fibra, Medium Density o compensato di legno, a dei solidi telai interni. I pannelli in tal modo ottenuti hanno solitamente un’altezza pari alla metà di quella dell’intera anta ed uno spessore che va dai 3 ai 5 cm. L’unione fra il pannello superiore (detto anche in gergo “settore” o “boiserie”) e quello inferiore avviene grazie a dei robusti fissaggi in metallo che permettono di smontare e rimontare l’anta qualora il trasporto lo rendesse necessario.Oltre a questo però consentono di inserire fra un pannello e l’altro, un ulteriore elemento costruttivo, il quale può essere realizzato in un’altra essenza, in un altro colore, e può essere addirittura predisposto per l’inserimento di una maniglia.

Si tratta dunque, in buona sostanza, di un sistema produttivo che verte sul montaggio sovrapposto di un certo numero di pannelli che, una volta combinati fra loro, possono dar vita a disegni molto piacevoli ed eleganti, capaci sicuramente di rendere meno “monotono” l’aspetto di un armadio scorrevole completamente liscio.

Gli armadi presentati nei due esempi che accompagnano questo paragrafo sono abbastanza emblematici dell’uso che si può fare di questa tipologia di anta. Nel primo caso si tratta di un armadio dotato di ante da 150 x 260 cm, divise in due pannelli sovrapposti laccati in uno splendido colore canapa opaco, fra i quali si staglia un sottilissimo spessore di legno di rovere. Questo “inserto” è un po’ quello che da numerosi secoli rappresenta senza dubbio “l’intarsio”, cioè una forma decorativa che prevede l’inserimento di elementi di colore e sostanza “differenziati”, all’interno di uno stesso mobile. L’uso di questi inserti quindi, pur se ottenuto tramite la risoluzione di un problema prettamente tecnico (quello del trasporto), assume una valenza schiettamente decorativa che, come è facile vedere in queste foto, può essere coniugata alla praticità d’uso grazie all’utilizzo dell’inserto quale vera e propria “maniglia”. Nel primo caso, si tratta di una piccolissima maniglia ottenuta con un incisione orizzontale all’interno del “regolo” in legno, che attraversa orizzontalmente tutta la superficie dell’anta. Nel secondo caso, invece, si tratta di una fessura ottenuta intagliando verticalmente la fascia orizzontale in legno, inserita fra i due pannelli che compongono gli sportelli.

E’ abbastanza superfluo sottolineare che il design dell’armadio cambia sostanzialmente a seconda delle dimensioni dell’elemento decorativo che si inserisce all’interno dell’anta: il suo valore sarà infatti ovviamente minimale, qualora si desiderasse alleggerire l’estetica del mobile e si optasse per un tipo di anta interrotta solo da un sottile elemento in legno orizzontale, e sarà invece più evidente e decorativo qualora si optasse invece per l’inserimento di una fascia più alta e predominante nel design dell’armadio.

Quella posizionata al centro in quest’armadio è ad esempio alta circa 16 cm, è realizzata in vero legno impiallacciato e risulta particolarmente interessante grazie al contrasto che produce il suo caldo color “miele”, all’interno di un armadio scorrevole laccato con un colore “fango” molto elegante e piacevole.

In entrambi i casi si tratta di modelli che si prestano particolarmente all’abbinamento con “complementi notte” in legno. Per spezzare la monotonia di un arredo da camera “monocolore” infatti, viene spesso utilizzato il legno per costruire comò e comodini che, posti in abbinamento con una armadio che in qualche modo richiama la loro essenza, formano degli insiemi davvero molto piacevoli.

Come abbiamo detto l’ideazione di questo modello di armadio è dovuta a questioni di trasporto delle ante molto grandi, questo però non ha impedito ai designer di utilizzare questo stesso sistema produttivo anche per costruire armadi dotati di ante dalle dimensioni più “regolari” di quelle presentate in queste foto. Ci sono modelli che prevedono infatti l’uso di sportelli a settori anche per elementi di 90/100 e 120 cm, va da sè però che alcune specifiche tipologie di queste, esprimo al meglio la loro valenza estetica quando hanno delle misure abbondanti.

E’ importante sottolineare che quelli esposti in questo paragrafo sono solo due degli innumerevoli esempi di questa tipologia di armadio scorrevole esistenti sul mercato. Essi spaziano dai più lisci e regolari ai più particolari e decorativi e, pur mantenendo le proprie comuni prerogative costruttive, sanno esprimere tutti una propria spiccata personalità che può risultare particolarmente evidente quando vengono utilizzati con criterio e con competenza.

Si tratta quindi di un altro dei numerosi consigli che sarà possibile ricevere nei negozi La Casa Moderna in cui, professionisti specializzati, formulano specifiche proposte d’arredo per tutti coloro che voglio una casa capace di esprimere il proprio stile di vita.

 

Armadio scorrevole a pannelli verticali bicolore

Nato per gli stessi identici motivi indicati per la precedente categoria di armadio, anche questo modello si presta particolarmente alle ante di misura notevole, proprio per le caratteristiche che consentono di abbinare sulle stesse ante due materiali o colori differenti. Il supporto strutturale in questo caso è diverso perché si tratta di un telaio metallico per così dire “evoluto”, che permette di montare sui telai stessi dei pannelli o delle lastre di materiali anche molto differenti fra di loro, come il laminato, il laccato e il vetro.

Questa versatilità ci dà lo spunto per parlare di quelli che sono i materiali più utilizzati per la produzione ed il rivestimento degli armadi moderni. Il modello presentato in queste foto, ad esempio, è realizzato istallando sul solito telaio in alluminio, un pannello in laminato colore Olmo scuro ed un pannello laccato colore grigio chiaro. Nel primo caso si tratta di una lastra, realizzata solitamente in particelle di legno, a cui viene applicato una sottile lamina plastica. La sua superficie può apparire liscia e monocolore, oppure possedere delle decorazioni in rilievo che lo rendono del tutto simile al legno laccato. Vi è poi un procedimento grazie al quale, fra gli strati di Melamina (la tipologia di plastica che viene utilizzata a questo scopo) che formano la robusta lamina viene inserita la stampa di una fotografia riproducente la sembianza di un legno naturale, come in questo specifico caso l’olmo.

Questo materiale è particolarmente utilizzato nell’industria moderna dell’arredo principalmente per due motivi:  il primo è prettamente pratico ed è dovuto all’altissima resistenza agli urti, ai graffi ed alle abrasioni che il “laminato” possiede. Il secondo è invece dovuto al livello estetico che le superfici di questo tipo hanno ormai raggiunto, le quali possiedono adesso una similitudine con i materiali che intendono imitare, tale da arrivare ad “ingannare” spesso perfino gli addetti ai lavori.

Per quanto riguarda il “laccato” invece, si può dire che si tratta del materiale che per antonomasia viene considerato quello tipico degli armadi da camera. Esso è realizzato utilizzando dei pannelli, che possono essere in legno listellarecompensato oppure truciolare, i quali una volta tagliati nella misura che occorre, vengono opportunamente trattati al fine di ricevere una definitiva procedura di verniciatura. Tale procedura, definita appunto “laccatura”, avviene tramite l’applicazione di un certo numero di strati di “lacca” (da cui il suo nome), data solitamente con specifici macchinari “a spruzzo” attraverso i quali si ottengono delle perfette superfici, dall’aspetto setoso ed omogeneo. La laccatura può essere effettuata sia in versione opaca che lucida, ma i due tipi di finitura richiedono un tempo di applicazione e un numero di “mani” (cioè di strati di vernice essiccata sovrapposti) differenti.

La laccatura, nella moderna industria dell’arredo è considerata, pienamente a ragione, fra le quattro lavorazioni più pregiate che possono essere effettuate al fine di produrre le superfici dei mobili. Queste lavorazioni sono l’impiallacciatura, l’intarsio, l’intaglio e appunto, la laccatura.

Anche il cosiddetto “impiallacciato” è un materiale spesso utilizzato nella produzione degli armadi. In questo caso al pannello in compensato o truciolato, viene applicato un sottilissimo strato in vero legno naturale, scelto fra le centinaia di essenze usate a questo scopo, le quali, per gli armadi guardaroba, principalmente sono, il rovere, il noce, il ciliegio, l’olmo, il teak ed il frassino. Le superfici ottenute tramite impiallacciatura, oltre ad avere il pregio e la bellezza tipiche del legno, possiedono un altro vantaggio particolarmente utile dal punto di vista della produzione, quello di poter assumere diversi toni di colore a seconda della verniciatura che subisce. Ciò consente una grandissima versatilità dal punto di vista arredativo, perché permette di effettuare abbinamenti con gli altri componenti di arredo della camera, che altrimenti sarebbero difficili da realizzare.

Un tempo era usanza utilizzare l’impiallacciato anche per fabbricare gli interni degli armadi, l’industrializzazione del comparto e l’impoverimento del mercato dell’arredo successivo alle recenti crisi economiche, ha però fatto affermare il laminato come il materiale più adatto a questo scopo. Attualmente infatti quasi la totalità degli armadi vengono prodotti con gli interni fabbricati in laminato. Esistono per questo uso laminati che simulano il vero legno, laminati “tramati” che invece simulano dei rivestimenti in elegante tessuto e altri, più recenti, che simulano superfici materiche naturali come la pietra o la malta. Si tratta in tutti i casi di rivestimenti che coprono i pannelli usati strutturalmente al fine di renderli molto robusti e praticamente inattaccabili agli urti ed ai graffi; doti queste che ovviamente non possono essere considerate proprie del vero legno impiallacciato.

Un altro aspetto da considerare dal punto di vista dei materiali costruttivi usati per gli armadi guardaroba è la qualità delle parti metalliche che servono da struttura o da elementi di fissaggio per gli armadi. La tecnologia è infatti diventata parte integrante dell’arredo moderno ed è spesso sulla qualità di taluni meccanismi, fissaggi o scorrimenti che si giudica ormai la bontà degli arredi. Tale assioma risulta particolarmente vero nel caso degli armadi guardaroba, i quali pur apparendo a prima vista come arredi relativamente “semplici”, possono altresì integrare anche contenuti tecnologici altamente rilevanti. E’ questo il caso dei meccanismi che corredano le ante scorrevoli, ma anche delle guide che permettono i cassetti di scorrere in maniera semplice ed uniforme, magari rallentando in fase di chiusura in modo da impedire sbattimenti o rotture. Purtroppo si tratta di attributi qualitativi che difficilmente riescono ad essere compresi e valutati dalla folta schiera di clienti che si approcciano ad un acquisto di arredo. Per questo motivo è sempre più importante affidarsi a professionisti “di fiducia” che grazie spesso alla loro lunghissima esperienza sanno consigliare al megli su quelli che sono i vantaggi di taluni materiali. I negozi La Casa Moderna sono stati creati proprio per offrire quella consulenza e quelle competenze che sono indispensabili a chi sta per decidere come arredare la propria casa. Da noi è possibile dunque trovare capacità e preparazione, anche dal punto di vista schiettamente tecnico, in modo che, anche a distanza di molti anni, i mobili che noi vendiamo mantengano inalterate tutte le doti per le quali sono stati preferiti.

Armadio scorrevole “complanare”

Proprio per restare in ambito prettamente “qualitativo” eccoci infine a presentare quello che è universalmente considerato uno dei prodotti a più alto contenuto “tecnologico” che si possa trovare in commercio a proposito di armadi guardaroba.

Questo modello di armadio nasce allo scopo di accontentare anche coloro (in verità pochi) che non gradiscono l’effetto “soprapposto” tipico degli armadi con ante scorrevoli. Nei paragrafi precedenti infatti abbiamo spiegato come, per poter far scorrere le ante sulla stessa superficie frontale di una armadio fosse necessario posizionarle una più avanti ed una più indietro in modo che esse non vadano a sbattere fra di loro in fase di apertura o chiusura. Questa posizione “sfalsata” in profondità delle due ante, causa ovviamente una sorta di scalino sul fronte dell’armadio, che non si presenta come una superficie unica, come è nel caso degli armadi “a battente”, bensì suddivisa in almeno due o più volumi dotati di spessore differente. Al fine quindi di evitare questa piccola distonia, si è provveduto ad inventare un sistema di scorrimento “complesso”, che prevede non solo uno scorrimento laterale delle ante, bensì anche uno spostamento “in avanti” di uno sportello in fase di apertura. Tale movimento avviene grazie ad un complicato meccanismo che riesce in qualche modo ad avanzare l’asse di scorrimento dell’anta che viene aperta in modo che essa possa riuscire a scorrere davanti all’altra. Un problema risolto dunque in maniera “ingegneristica” che, circa una quindicina di anni orsono, ha consentito alle aziende di sbizzarrirsi nel creare una nuova tipologia di armadio abbastanza differente dalle precedenti.Il risultato di tutto questo lavoro ha consentito la creazione di armadi effettivamente molto belli, dotati di una superficie frontale unica davvero accattivante che non manca mai di interessare gli amanti delle linee sobrie rigorose ed eleganti.

Volendo provare a descriverne almeno le caratteristiche salienti potremmo dire che l’armadio “complanare” ha delle dimensioni che si aggirano sempre intorno alla larghezza di 300 cm e ad un’altezza di circa 260 cm. Le sue dimensioni sono infatti dettate da quelle dei meccanismi che ne permettono l’apertura i quali, sono applicabili esclusivamente a coppie di ante della larghezza di 150 cm. Ciò significa che questo modello di armadio è un armadio che viene prodotto solo in versione a due ante o in un numero di ante multiplo di due. Le sue caratteristiche interne sono quindi del tutto comuni ad un normale armadio scorrevole a due ante grandi, ma la dimensione delle stesse e il funzionamento degli scorrimenti di cui sono dotate, obbliga i produttori a costruire l’armadio complanare dotandolo di ante frontalmente molto lisce e prive di sporgenze evidenti. Per tale motivo gli armadi complanari sono sempre suddivisi in settori, alcuni in senso orizzontale, altri in senso verticale. Circa il sistema costruttivo, attualmente sono più comuni da trovare quelli dotati di ante a “boiserie”, cioè come quelle degli armadi di cui abbiamo parlato pocanzi, però esistono anche armadi scorrevoli dotati di ante a telaio in metallo e in legno. Questa versatilità permette l’uso di quasi tutti i materiali di rivestimento, e ciò rende possibile trovare in commercio armadi complanari in legno, in legno laccato, in vetro, in specchio ed altri numerosi materiali.

Come abbiamo detto, si tratta di un mobile tecnologicamente molto evoluto (forse il più evoluto in assoluto, a parte le cucine) che, per i suoi contenuti tecnici, non può che avere un costo proporzionalmente più alto rispetto a tutte le altre tipologie di guardaroba presentati in questo articolo ed in commercio. I vantaggi che esso offre in più, rispetto ad un normale armadio scorrevole a due ante sono prettamente estetici, sta dunque al giudizio di chi lo acquista il valutare l’opportunità o meno di investire in un oggetto di tale bellezza e design.

Con questo articolo abbiamo navigato nel mondo degli armadi guardaroba più nuovi ed originali, affrontando al contempo alcuni importanti argomenti che possono interessare coloro che si approcciano a questo tipo di acquisto. Si tratta di una piccola infarinatura che deve essere presa solo come uno stimolo ad approfondire dei temi che devono essere per forza considerati da chi arreda la propria camera da letto con un mobile dalle dimensioni notevoli come un armadio guardaroba moderno.

 

Conclusioni 

Speriamo che la nostra guida su come scegliere un letto imbottito  ti abbia fornito le informazioni necessarie per prendere una decisione consapevole e soddisfacente. Presso Griva Arredamenti, siamo pronti ad aiutarti a realizzare arredamento su misura.

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